Consob, sospeso in via cautelare un promotore ex Finanza & Futuro

SOSPENSIONE CAUTELARE – Un promotore finanziario è stato sospeso dall’Albo di categoria in via cautelare per un periodo di 60 giorni a causa delle irregolarità commesse nel corso dell’esercizio della professione, una mossa decisa dalla Consob vista l’urgenza di proteggere gli investitori. Destinatario della misura, comunicata con delibera numero 18567, è Massimo Adelmo Guglielminetti: classe 1957, il promotore è stato segnalato alla Consob da Finanza & Futuro Banca, per cui ha lavorato da fine 2011 al 3 agosto 2012, data in cui lo stesso intermediario ha interrotto il rapporto di agenzia in essere. 

QUALCOSA NON TORNA – Una verifica condotta sull’operato del promotore finanziario ha evidenziato infatti che, nel mese di giugno del 2012, Guglielminetti ha disposto a favore di tre clienti altrettanti bonifici di importo complessivo pari a 3.415 euro. Il promotore  ha spiegato che i soldi costituivano il corrispettivo di prestazioni (restauro mobili ed acquisto di materiale) effettuate a suo favore, mentre i clienti hanno affermato che le somme ricevute rappresentavano la restituzione di mancati rendimenti garantiti da Guglielminetti sugli investimenti da loro sottoscritti. Da qui sono partite indagini più approfondite.

UN RECLAMO ARRIVATO DA UNO STUDIO LEGALE – La banca ha poi trasmesso alla Consob anche il reclamo presentato da uno studio legale in nome e per conto di alcuni clienti nei confronti di Guglielminetti. Dall’analisi della lettera è emerso che i reclamanti hanno sottoscritto con il promotore finanziario impegni contrattuali in base ai quali gli hanno consegnato assegni bancari per un importo complessivo di 41.000 euro, tutti riportanti la clausola di non trasferibilità e tratti su Banca Popolare di Lodi. Gli assegni sono stati incassati da Guglielminetti, ma la banca ha comunicato che i sottoscrittori del contratto non risultano censiti negli archivi dell’intermediario e che i mezzi di pagamento consegnati al promotore finanziario non sono riferibili ad alcun contratto di c/c o d’investimento intestati ai reclamanti

I DOCUMENTI ARRIVATI DA BANCA D’ITALIA – Banca D’Italia ha trasmesso da parte sua alla Consob il reclamo presentato a Banca Mediolanum in data 23 ottobre 2012 e relativo a irregolarità poste in essere da Guglielminetti nel periodo in cui operava in qualità di promotore finanziario per il gruppo di Basiglio, dove ha lavorato dal 2004 al 2011. Nel reclamo, il legale precisa che i suoi assistiti, al fine di fornire la provvista per sottoscrivere prodotti assicurativi e finanziari offerti da Banca Mediolanum, avrebbero consegnato al promotore finanziario la somma di 155.500 euro: i soldi sarebbeto stati incassati da Guglielminetti, che però non avrebbe consegnato ai clienti alcuna documentazione relativa agli investimenti sottoscritti e non avrebbe mai fornito alcun riscontro in merito all’andamento degli stessi.

LA DECISIONE DELLA CONSOB – Alla luce di tutte le informazioni ricevute, la Consob ha contestato al promotore l’acquisizione della disponibilità di somme e di valori di pertinenza dei clienti, la mancata esecuzione di operazioni d’investimento sottoscritte dai clienti, la comunicazione di informazioni non veritiere in merito ai rendimenti degli investimenti sottoscritti dai clienti e l’accettazione dagli investitori mezzi di pagamento con caratteristiche difformi da quelle prescritte. Per questo motivo la Commissione ha deciso di avvalersi della facoltà di sospendere in via cautelare il promotore per un periodo di 60 giorni, in ragione della necessità e dell’urgenza di  proteggere gli investitori.

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