Sindacati vs. Bnl Financial Advisor Day, le parole del responsabile Fisac-Cgil

SINDACATI IN AGITAZIONE – “Il motivo principale della nostra insoddisfazione e della conseguente agitazione è che nel mese di giugno l’azienda è partita con questo progetto in termini e tempistiche assolutamente non concordati con il sindacato”. Ci tiene a metterlo bene in chiaro Marco Caleri, segretario responsabile Fisac-Cgil presso Bnl. Raggiunto al telefono, Caleri chiarisce a BLUERATING le ragioni dell’iniziativa assunta dalle sigle dei lavoratori giovedì 18 luglio (qui la notizia) in concomitanza con la selezione da parte della banca di 25 giovani da avviare alla professione di promotore finanziario.

Ci spieghi meglio.
Noi dicemmo, negli accordi di febbraio (qui i dettagli, n.d.r.), che ci opponevamo – come tuttora ci opponiamo – all’operazione sui promotori finanziari per le sue implicazioni contrattuali. E la banca ci rispose: va bene, quando partiremo con i reclutamenti dall’esterno faremo un’informativa, daremo a voi per primi tutti i dettagli, ci confronteremo. Invece sono partiti senza avvertirci e senza consultare il sindacato. Questo per noi rappresenta un grosso problema, dal momento che l’azienda non solo fa un’operazione che noi non condividiamo ma la fa anche scavalcando i termini che si era impegnata a rispettare.

Sulla selezione dei giovani, dunque, qual è oggi la vostra posizione?
Il motivo della nostra iniziativa del 18 luglio non è naturalmente l’ingresso dei 25 giovani, figurarsi se il sindacato si oppone alla creazione di nuovi posti di lavoro. La contestazione riguarda l’inquadramento sindacale e il tentativo dell’Associazione bancaria italiana di destrutturare progressivamente il contratto nazionale con tutte le sue garanzie e tutele. Sulla promozione finanziaria le banche anni fa fecero un passo indietro. Adesso ci stanno ritornando, adducendo motivazioni riguardanti la liquidità. Questo è il quadro in cui si inseriscono i progetti Square e Academy. Secondo voci che circolano, l’azienda sarebbe intenzionata a chiudere il 2015 con un totale di 540 promotori finanziari. A me personamente sembra un numero decisamente sovradimensionato, però non è assolutamente da escludere, perché tutto considerato ci sta che le cifre siano destinato a lievitare. Non è detto, certo, ma non è neanche escluso.

Voi non avete ottenuto indicazioni più precise sui numeri?
Noi abbiamo chiesto alla banca, che non ha confermato ma nemmeno smentito. Sui numeri ultimamente non c’è stata grande trasparenza. Anzi. La banca sta cambiando registro e il sindacato di conseguenza sta facendo lo stesso. Di qui, l’iniziativa del volantinaggio su Roma e su Milano, che rientra nell’ottica di avviare una mobilitazione che, se le cose non migliorano, in autunno avrà una visibilità maggiore.

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