UNA BANCA PIU’ SOLIDA – Il risultato semestrale di Mps, ancora in perdita ma migliore rispetto ai -1,5 miliardi di un anno fa (qui la notizia sui conti), “conferma l’impegno e l’efficacia delle due azioni prioritarie che la banca ha messo in banca in questi mesi”. Parola dell’amministratore delegato Fabrizio Viola, che nel corso della conference call con gli analisti ha ricordato come “il profilo patrimoniale finanziario di Mps sia stato nel passato fonte di diversi problemi”. Ma “adesso la banca è più solida, e abbiamo lavorato perché questo sia percepito dal mercato”, ha aggiunto. Viola ha sottolineato anche un “miglioramento della copertura dei crediti, sia pur derivante da fattori esogeni” e “la riduzione dei costi nelle varie componenti”, risultati di un “piano di risanamento che stiamo attuando da 12 mesi”.
PRONTI A MIGLIORARE IL PIANO – Quanto ai rapporti con l’Unione europea, che nei giorni scorsi aveva espresso perplessità sul piano industriale presentato dalla banca per ottenere 4 miliardi di euro di aiuti pubblici (qui la notizia) – Viola ha dichiarato che Mps è “a disposizione e pronta a recepire indicazioni volte a migliorare il nostro piano industriale sotto forma di ristrutturazione”.
ISPEZIONE DI BANKITALIA CONCLUSA – In ogni caso, ha tenuto a precisare il cfo Bernardo Mingrone, il piano nel suo impianto fondamentale non è messo in dubbio dall’Ue, che ha semplicemente chiesto di “migliorarne alcuni aspetti”. Intanto l’ispezione della Banca d’Italia sui crediti anomali “si é chiusa nel primo semestre e tutto quello che è stato riscontrato nell’ispezione é stato recepito nel bilancio”, ha detto Viola.
NESSUNA PREVISIONE SUI NUMERI DI FINE ANNO – Nessuna previsione invece da parte dei vertici dell’istituto per i numeri attesi a fine anno: “oggi non ci sentiamo di poter dare indicazioni. Ci sono una serie di eventi eccezionali che potrebbero avere un impatto significativo sulla redditività della banca”, ha detto Mingrone.