Mps, il presidente Profumo: i nuovi soci non siano di matrice bancaria

NIENTE BANCHE, POSSIBILMENTE – Il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena Alessandro Profumo sottolinea, in un’intervista al settimanale “Panorama” che sarà pubblicata giovedì 29 agosto e di cui le agenzie di stampa hanno diffuso una sintesi, che Banca Monte dei Paschi di Siena è abbastanza grande da andare avanti sulle sue gambe e, per tutelarne l’indipendenza, sarebbe meglio che i futuri nuovi soci non fossero di matrice bancaria, indipendentemente dalla nazionalità. “Ma prenderemo quello che arriverà”, aggiunge il presidente dell’istituto senese.

I “SALOTTI BUONI”Profumo si sofferma poi sulle inattese difficoltà che il piano per i Monti bond ha incontrato a Bruxelles, di fronte alle quali il suo europeismo ha vacillato. Il presidente boccia le idee di chi, a Siena, punterebbe su una Banca Mps più leggera con la vendita degli sportelli al di fuori della regione, pur di mantenere il controllo sulle attività locali. Ricorda di essere stato il primo a volersi allontanare dai cosiddetti “salotti buoni” della finanza.

LA CRITICA ALLA SINISTRA – Infine, manda un messaggio chiaro alla sinistra italiana, alla quale è da sempre vicino: “Basta con questa cultura anti-impresa, con questi pregiudizi ideologici. Negli anni Sessanta c’era maggiore larghezza di vedute. Da elettore di sinistra, mi auguro che la sinistra torni a capire che l’impresa crea benessere, quindi non va avversata ma aiutata, entro le regole”.

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