Consulenti, quando il fee only è “farlocco”

DEFINIZIONE INESATTA – “Voi potreste pensare che un consulente ‘fee only‘ non vi addebiterà mai commissioni o altri oneri di vendita che potrebbero indurlo a favorire la vendita di un prodotto che sia meglio per lui piuttosto che per voi. Ripensateci”. Questo è l’incipit della rubrica “L’investitore intelligente” sul Wall Street Journal di oggi. Il tema è, appunto, l’uso a sproposito della definizione di “fee only“. Negli Stati Uniti, per potersi definire “pianificatore finanziario certificato” bisogna prima completare un approfondito corso di studi e poi superare un esame rigoroso. Gli investitori alla fine possono trovarne uno su LetsMakeAPlan.org, sito web gestito dal Cfp Board, il consiglio dei “certified financial planner”. Ora, secondo l’autore dell’articolo, sui 33.949 financial planner certificati elencati nell’area pubblica, 8.122 – cioè il 24% del totale – hanno descritto il loro metodo di compenso come fee only. Solo il 3% si definisce “commission only”, mentre il 59% ha dichiarato che guadagna “commission e fee” e il 14% non ha voluto specificare.

LA DIFFERENZA TRA COMMISSION E FEE
– E qui, una distinzione: la commission è un pagamento da parte del cliente o di terzi in relazione a una determinata operazione. Le fee sono pagate solo dal cliente e possono essere orarie, annuali o in percentuale sul patrimonio. Ora, ci sono avvocati e legislatori che sostengono – ricorda il Wall Street Journal – che un consulente che lavora per una società di brokeraggio o per una compagnia assicurativa che fa pagare commissioni non dovrebbe descrivere i suoi servizi come “fee only“, anche se il consulente di suo non applica commissioni ai suoi clienti. Gli standard di condotta professionale del Cfp Board stabiliscono che un consulente può descrivere i suoi servizi come “fee only” se – e solo se – tutto il suo compenso deriva dalle fee. E se qualche “parte correlata” – per esempio, i colleghi della sua stessa azienda – riceve commissioni, il consulente non lo può fare.

FEE ONLY “FARLOCCHI” – Tuttavia, l’analisi del Wall Street Journal ha portato alla luce il fatto che molti dei consulenti citati nel sito LetsMakeAPlan.org lavorano presso le più importanti banche e i più rilevanti broker di Wall Street e si definiscono “fee only”. Tra le aziende Morgan Stanley, Ubs, Jp Morgan Chase, Bank of America Merrill Lynch, Wells Fargo, Lpl Financial Holdings, Rbc, Raymond James Financial e Ameriprise Financial. Solo in queste imprese, il quotidiano ha identificato 661 financial planner certificati che si definiscono “fee only”. Contattato dal Wall Street Journal, il Cfp Board ha ipotizzato che dietro alla selezione del tipo di compenso ci sia stato un errore di autovalutazione e ha spiegato che sta chiamando i consulenti per pregarli di aggiornare – e dunque correggere – il loro profilo.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!