PROMOTORI IN ROSA – Le differenze tra uomini e donne sono più che mai accentuate nel mondo della promozione finanziaria. Ne abbiamo parlato con Sandra Isoardi (nella foto), promotrice di Finanza & Futuro Banca.
Quali sono le principali differenze tra il modo di fare promozione al maschile e femminile?
È vero, alcune differenze ci sono. Sebbene oggi sia particolarmente deprecato parlare di differenze tra uomini e donne, questo accade ancora. Secondo me, non sono differenze assolute ma tendenze di comportamento. Noi donne abbiamo forse maggior predisposizione all’ascolto, a comprendere i bisogni personali e della famiglia. Parliamo di futuro, pianificazione per la realizzazione di obiettivi. Di numeri, servizi, performance ce ne occupiamo una volta tornate in ufficio, cercando comunque sempre la migliore soluzione per realizzare le esigenze che il cliente condivide con noi. Siamo inclini all’organizzazione, siamo multi tasking, fortemente motivate in quanto dobbiamo saperci valorizzare in un ambiente ancora fortemente maschile.
Come ha scelto di intraprendere questa professione sapendo che avrebbe lavorato in un mondo frequentato perlopiù da maschi?
Non ho scelto questa professione pensando alle percentuali di uomo o donna che ne fanno parte. Ho scelto questa professione perché ho intravisto una vera e chiara possibilità di crescita e di indipendenza professionale.
Ritiene che aumenteranno le promotrici donna? Assolutamente sì. Il gruppo per cui lavoro, da diversi anni ormai, è molto sensibile a questo aspetto e continuamente intraprende iniziative dedicate, organizza eventi, proposte di impiego, del risparmio e di previdenza “in rosa”.
Crede che una donna sia avvantaggiata o svantaggiata nel lavoro di promotore? Il lavoro del pf è un lavoro complesso, dobbiamo essere qualificati, sempre aggiornati, vivere il nostro ruolo con serietà e senso di responsabilità. Siamo liberi professionisti, al pari di avvocati, commercialisti, medici. Se non ci diamo per scontate e mettiamo in atto con consapevolezza le nostre capacità relazionali e gestionali, possiamo sicuramente ottenerne un vantaggio. Siamo liberi professionisti e questo ci permette di coniugare liberamente il tempo da dedicare al lavoro con le esigenze di una donna, per di più se anche moglie e madre di famiglia.
Sandra Isoardi