Intermonte: Banca Generali e Azimut tra i maggiori beneficiari della voluntary disclosure

I MAGGIORI BENEFICIARI – Banca Generali e Azimut potrebbero essere tra i maggiori beneficiari della nuova procedura di voluntary disclosure (qui la notizia). Ne sono convinti gli analisti di Intermonte che, in un report citato da Mf, spiegano come il successo dell’operazione dipenda “dall’atteso accordo tra Italia e Svizzera”. Resta probabile, osservano gli esperti, “che gli asset regolarizzati non verranno rimpatriati fisicamente in Italia”. Propruio in quest’ottica gli asset manager italiani potrebbero trarne dei vantaggi. Più prudente Banca Imi: “dal momento che le norme sul rimpatrio dei capitali attraverso la voluntary disclosure non prevedono alcun vantaggio in termini di tassazione”, osservano gli analisti, “al momento nelle nostre stime sulle società di gestione quotate – Azimut, Banca Generali e Mediolanum – non includiamo alcun potenziale beneficio in arrivo dal decreto”.

80 MILIARDI DI EURO – Secondo le stime di Stefano Grasso, direttore finanziario di Banca Generali intervenuto ieri a un convegno organizzato a Roma proprio sui vantaggi della voluntary disclosure,  il rimpatrio dei capitali potrebbe far tornare in Italia fino a 80 miliardi di euro entro il 30 settembre 2015, con un beneficio di imposte pari a 15 miliardi, scrive ancora MF.

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