Voluntary disclosure, benefici annullati se la regolarizzazione è parziale

LA REGOLARIZZAZIONE – Per aderire con successo alla voluntary disclosure, il contribuente deve dichiarare tutti gli asset ancora non regolarizzati. In caso contrario – se quindi l’indicazione dei patrimoni da far emergere è solo parziale -  i benefici previsti dalla procedura si annulleranno completamente, non saranno validi cioè nemmeno per la parte degli asset effettivamente dichiarata in fase di compilazione della voluntary. Su questo punto – chiarito dalle recente circolare diffusa dall’Agenzia delle Entrate – si concentra l’analisi dell’avvocato Fabio Ciani, tax manager dello studio legale internazionale Tonucci & Partners.

IL COMMENTO DELL’ESPERTO – “Fra i diversi nodi critici da risolvere, c’è il tema legato all’universalità della voluntary disclosure, ovvero alla necessarietà di sanare tutte le violazioni tributarie riferite a periodi d’imposta ante 2014”, ha spiegato il legale a Bluerating. “E’ evidente che, aderendo a questa visione globale della voluntary disclosure, la sua violazione, ovvero una voluntary parziale che escluda un asset, sarebbe causa di decadenza dalla stessa. Ciò significa che l’omessa dichiarazione in voluntary di una violazione tributaria o di un imponibile introitato e mai dichiarato, determinerebbe un effetto di decadenza dalla stessa, con l’effetto deteriore che rivivrebbero i profili sanzionatori pieni e i reati fiscali ed extrafiscali per i quali non troverà più applicazione dell’esclusione speciale da voluntary, essendo essa decadauta”.

ANCHE LE ATTIVITA’ DETENUTE IN ITALIA VANNO DICHIARATE – Così, evidenzia ancora l’avvocato Ciani, l’omissione di un conto estero nella compilazione della voluntary disclosure ha l’effetto di inquinare anche la regolarizzazione sugli asset riemersi. Questo vale anche sulle evasioni in Italia che, come quelle riallocate offshore, dovranno essere dichiarate in voluntary, pena la decadenza della stessa. Pertanto, conclude il legale, “chi aderirà alla procedura ‘estera’ dovrà autodichiararsi anche sulle evasioni Italia nei periodi coperti dalla voluntary, ossia dichiarare le evasioni (imponibili) non esportate e non realizzate direttamente all’estero ma semplicemente detenute in italia”. Dunque, tutte le evasioni qualunque sia la loro declinazione territoriale, Italia o estero, dovranno essere dichiarate in sede di voluntary disclosure.

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