Fineco sempre più private, cresce dall’interno ma niente acquisizioni in vista

NIENTE ACQUISIZIONI IN VISTA – FinecoBank non bada allo shopping e prosegue nel suo percorso di crescita organica. Lo ha spiegato a BLUERATING l’amministratore delegato Alessandro Foti (nella foto), intervistato in occasione della diffusione dei dati di raccolta del mese di maggio (qui la notizia): “La nostra azienda si sta dimostrando in grado di raggiungere risultati interessanti, per cui continuiamo a basarci su una crescita per linee interne: non ci interessa rilevare né altre aziende né pezzi di altre reti”, ha detto il manager.

CLIENTELA SEMPRE PIU’ PRIVATE – Intanto con maggio Fineco ha superato quota un milione di clienti, con un focus sempre più accentuato sul segmento private: “il 37% del nostro patrimonio amministrato fa riferimento a clienti con oltre 500mila di euro di patrimonio”, ha spiegato ancora Foti. Una tendenza sostenuta prevalentemente da due fattori: “da un lato vediamo una presa di coscienza da parte della clientela circa la complessità della gestione del denaro e un conseguente incremento della richiesta di consulenza”, ha detto Foti. “Dall’altra assistiamo a un’accelerazione del processo di digitalizzazione, che provoca un sostanziale cambiamento nella modalità di fruizione dei servizi finanziari”.

VOLUNTARY DISCLOSURE – E la voluntary disclosure, quanto pesa sull’attività dei consulenti? “Il procedimento per l’emersione dei capitali è ancora un grande punto di domanda”, ha osservato il manager. “La partenza è stata tiepida, anche se sicuramente rileviamo un elevato interesse tra i clienti, come dimostra la forte partecipazione ai diversi eventi dedicati che abbiamo organizzato nei mesi scorsi. Bisognerà vedere se questo interesse si trasformerà effettivamente in numeri”.

QUOTAZIONE DEI FONDI – Quanto al capitolo quotazione dei fondi, Foti ha detto di non aspettarsi grandi impatti sull’attività della rete: “i fondi non sono prodotti da trading né prodotti da banco, come potrebbero essere per esempio le polizze RC auto. Al contrario: un fondo di investimento viene acquistato nell’ambito di una strategia complessa e articolata e non si prestano a essere comprati in modo sfuso dal cliente. Insomma, la quotazione non permetterà al cliente di costruirsi un portafoglio “fai da te”: le strutture consulenziali –e le reti di promotori in primis – rimangono il primo interlocutore.

RACCOLTA NETTA – Infine, le previsioni sulla raccolta netta: stiamo registrando un andamento in linea con la stagionalità del settore, che vede un primo trimestre molto forte, un secondo e terzo più deboli e un quarto di nuovo forte: non posso sbilanciarmi sui numeri, ma siamo già a 2,5 miliardi di euro in cinque mesi contro i 4 miliardi dell’intero 2014: al netto di eventuali correzioni sui mercati, direi che il trend è positivo”.

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