Franceschelli (Anasf): ecco cosa cambierà con Mifid 2

ANASF ALL’ESTERO – Quali sono le attività internazionali sulle quali sta lavorando Anasf? Bluerating.com ha girato la domanda a Vania Franceschelli, responsabile area estero di Anasf e membro del board di Fecif, la Federazione europea dei consulenti e intermediari finanziari. 

Su quali dossier, a livello di attività estera di Anasf, sta lavorando ultimamente? Quali sono i più rivelanti e perché sono da considerare tali?

Tutti gli sviluppi Mifid 2 sono un tema ricorrente nell’attività di Anasf. In particolare, a luglio abbiamo partecipato alla consultazione Esma sulle conoscenze e competenze dei consulenti finanziari, evidenziando le specificità dei promotori finanziari. A inizio agosto abbiamo inviato il nostro contributo alla consultazione dedicata al Kid, il documento con le informazioni chiave per gli investitori. Anche questo tema è importante, perché il Kid è uno strumento essenziale per presentare ai risparmiatori informazioni sintetiche ed efficaci.
 
Dal suo osservatorio privilegiato in Fecif, come si stanno preparando gli altri Paesi a Mifid 2, anche e soprattutto considerando che la consulenza finanziaria oggi – nonostante la prima Mifid – segue impianti normativi e modelli di business differenti da Paese a Paese e che quindi la situazione di partenza è alquanto eterogenea?
Per avere un’idea dell’eterogeneità del panorama europeo, basti pensare che Regno Unito e Paesi Bassi hanno optato per soluzioni normative a senso unico, che sacrificano la diversità imponendo la consulenza a parcella come unica modalità di prestazione del servizio. La vera sfida consiste pertanto nell’individuare regole che creino un’effettiva armonizzazione, senza però sacrificare le specificità nazionali. È un compito arduo e noi, come associazione, stiamo cercando di dare il nostro contributo. 
 
Da esperta, infine, le chiediamo: quali saranno le reali implicazioni di Mifid 2 per il mercato italiano della consulenza finanziaria? Cosa cambierà, davvero, per i promotori finanziari?
La Mifid 2 è diversa dalle soluzioni a senso unico adottate dai Paesi che ho citato: accanto alla consulenza fee only continuerà a esistere la consulenza in cui il cliente non paga direttamente il servizio ricevuto. A livello normativo c’è però il rischio che si privilegi una determinata modalità di prestazione dell’attività a scapito delle altre. Anasf si sta perciò impegnando affinché il regolatore riconosca che tutti i modelli di business hanno pari dignità: l’elemento fondamentale non è infatti la veste del servizio, ma il saper generare valore per l’investitore.

 

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