Poste Italiane fa i conti con Mifid 2, taglio ai consulenti in Lombardia

Tre uffici postali senza consulenti finanziari in Lombardia, costretti a ricorrere alla figura del “Venditore Mobile”. E’ uno dei primi effetti dell’arrivo della Mifid 2 sulla rete di Poste Italiane. Come raccontato da Bluerating nelle scorse settimane (si veda qui la notizia) , l’arrivo della Mifid 2 ha costretto le Poste a preparare qualche aggiustamento al personale degli uffici, poiché alcuni dipendenti che vendevano prodotti finanziari non avevano i requisiti giusti per operare. La direttiva europea impone infatti di avere un  titolo di studio adeguato e un livello minimo di anni di carriera. Chi è in possesso soltanto della licenza media e ha meno di 10 anni di esperienza nella vendita di prodotti finanziari, per esempio, non può continuare a fare il consulente finanziario negli uffici e deve essere adibito ad altre mansioni.

E’ proprio quello che sta accadendo in alcune aree della rete delle Poste, compresa quella della regione più importante per la vendita di prodotti finanziari, cioè la Lombardia. L’11 gennaio scorso, si è svolto un incontro tra l’azienda e i rappresentanti sindacali lombardi, dove è stato fatto il punto sulla situazione della rete dei cf nella regione. Secondo quanto riportano le pagine Facebook della Slp Cisl di Varese (si veda la foto a lato), sono emerse varie criticità in alcuni Uffici Postali, dove alcuni dipendenti, fino all’anno scorso adibiti alla consulenza finanziaria, oggi non possono più operare in seguito all’entrata in vigore della Mifid 2. L’azienda ha deciso comunque di non fare trasferimenti di personale e adibire gli ormai ex-consulenti ad altre mansioni.

In particolare, ci sono 3 Uffici Postali, nelle località di Bottanuco (Bg), Mapello (Bg) e Bagnolo Mella (Bs), che non hanno dipendenti in grado di offrire consulenza finanziaria ai sensi della Mifid 2 (poiché né il personale di sala né il direttore possiedono i requisiti minimi). Questi sportelli dovranno pertanto essere seguiti da un collega che arriva dall’esterno e che viene definito appunto “Venditore Mobile”. Secondo la Slp Cisl, altre criticità (cioè la presenza di personale non idoneo) , sono emerse tra i dipendenti degli 8 uffici postali lombardi, nelle province di Milano, Bergamo, Brescia e Como. Anche lì ci sarà bisogno di fare qualche taglio e aggiustamento negli organici dei consulenti, senza però ricorrere al Venditore Mobile.

DI SEGUITO IL TESTO DEL VERBALE SULL’ INCONTRO LA POSTE E SINDACATI LOMBARDI SULLA MIFID 2

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!