Promotori Finanziari – Dal Lazio l'orgoglio di essere pf

Qual è attualmente il sentiment dei promotori della sua regione?
Si prova un certo disagio nei confronti di un po’ di superficialità nei media e nella stampa nel trattare il tema della crisi, naturalmente fatte salve le eccezioni. Constatiamo spesso che vengono interpellati personaggi di poca competenza specifica ma magari con grande appeal di audience e share. In questo modo non si aiutano i risparmiatori né tantomeno il sistema Italia ma si crea confusione e si alimentano le paure. Anasf dovrebbe avere una carta di invito permanente sia nella televisione che sulla stampa poichè rappresenta la categoria professionale da 30 anni e ha portato avanti istanze di straordinario impatto con le Istituzioni competenti e con i risparmiatori, ricordiamo per ultimo la nascita dell’Organismo e “la carta dei diritti dei risparmiatori”, questo non accade e a lei non sembra una contraddizione?

Come si sta muovendo Anasf per combattere l’attuale momento di crisi e assistere i pf?
Anasf è presente sul territorio con una formazione continua, l’aggiornamento e l’approfondimento sono una costante nei nostri seminari che si tengono ogni anno nella regione e che si terranno anche nel 2009.I nostri seminari sono certificati €fpa. Anasf continuerà nell’opera intrapresa di valorizzazione della figura professionale del promotore finanziario e delle valenze legate alle sue competenze nei confronti del risparmiatore. Continueremo ad essere presenti nei confronti delle Istituzioni, dell’industria finanziaria, dei media e del mercato.

Da alcuni mesi si sta notando un pericoloso deflusso dei promotori. Lei come giustifica questo trend?
Realisticamente dobbiamo considerare che stiamo parlando di una libera professione e da sempre, fin dai pionieristici anni ’70, questa professione riprende slancio e appeal nei momenti di mercato più euforici. In quanto a risultati poi i promotori finanziari stanno lavorando tanto e bene visto che a novembre le reti dei pf sono tornate in raccolta netta positiva pari a oltre 400 milioni di euro di cui gestito 122,3 milioni e amministrato 278,1 milioni. Comunque non mi risulta questo pericoloso deflusso di cui lei parla: il numero di pf iscritti all’Albo è pressoché costante rispetto all’anno scorso, a oltre quota 60.000.

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