Internet banking, Italia tra gli ultimi in Europa 

L’Italia è tra i paesi europei con la più bassa diffusione dell’internet banking: solo il 28% degli individui ha utilizzato i servizi bancari via web nel 2015. Tra gli altri grandi paesi dell’Eurozona fanno molto meglio di noi Spagna (39%), Germania (51%) e Francia (58%). È quanto emerge dal report Internet banking in Europa: diffusione e impatto sui conti bancari realizzato da BEM Research.

La propensione o meno all’utilizzo dei servizi di e-banking appare condizionata da diversi fattori quali: livello di istruzione, occupazione, densità della popolazione, barriere tecnologiche, uso di dispositivi mobili, età e sesso. Al crescere del titolo di studio gli individui tendono ad aumentare la propensione a utilizzare l’internet banking: tra i soggetti con basso livello di istruzione solo l’11% ne fa utilizzo in Italia. Guardando alla classificazione per età dell’utilizzatore del servizio, si osserva un picco di utilizzo per gli individui giovani, ma non giovanissimi. L’uso poi decresce all’avanzare dell’anzianità dei soggetti. In Italia la diffusione più alta si ha raggiunti i 35 anni e fino ai 44. La classificazione in base al sesso segnala che gli uomini fanno più uso dell’e-banking: solo il 24% delle donne italiane ha utilizzato l’internet banking nel corso del 2015, contro il 33% degli uomini. Da un punto di vista regionale, è la Lombardia ad avere la maggiore incidenza dell’home banking, seguita dalla Valle d’Aosta, dal Trentino-Alto Adige, dal Piemonte e dall’Emilia-Romagna. Sul fronte opposto, è la Calabria, insieme a Campania e Puglia a segnalare la più bassa incidenza dell’e-banking.

 

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