Risparmio gestito – Il portafoglio ha l’oro in bocca

Il contesto è molto fluido e, a parte oro e divise di qualche paese emergente, per la costruzione di un portafoglio la soluzione è scegliere per continuo un aggiustamento tattico a seconda degli eventi. Parola di Maurizio Novelli, global Strategist di Zest Asset Management. il gruppo è una Sicav di diritto lussemburghese costituita nel 2007 e ha come promotore ufficiale la Banque Degroof Luxembourg. Zest am ha un approccio absolute return, senza quindi benchmark di riferimento e ha masse in gestione per oltre 400 milioni di euro. Il Global Macro ha registrato un rendimento annualizzato dell’8% con una volatilità sui tre anni inferiore al 4% e dalla costituzione ha ottenuto un rendimento del 28%. 

 
La Fed ha attuato una strategia di politica monetaria molto aggressiva nel momento in cui l’economia Usa ha iniziato ad accelerare il suo passo di crescita per il 2011. Cosa sta succedendo?
La strategia prevalente per la Fed non è quella di contrastare l’inflazione ma di sostenere la crescita economica e gettare le basi per un miglioramento strutturale del mercato del lavoro. Per questo si deve correre qualche rischio sul fronte inflazionistico, tanto più che in un contesto di deleverage del settore bancario e del settore privato i rischi di inflazione sono abbastanza contenuti. Inoltre l’obbiettivo degli Stati Uniti è dichiaratemente quello di svalutare il dollaro, infatti chiedono ad Asia ed America Latina di rivalutare. 
 
L’ottica, in Usa come Europa, è di tassi previsti in crescita tanto che alcuni stimano che la Bce porterà i tassi al 2,75% da qui alla fine del 2012. Che tipo di asset allocation state costruendo in un momento simile?
I bond continueranno a subire le aspettative di maggiore inflazione, ma se i mercati temono un rialzo dei tassi anche le borse non possono continuare a salire. L’oro continua a rimanere la nostra asset class preferita e le strategie long short su alcune divise offrono una migliore correlazione rischio rendimento rispetto alle tradizionali asset class tra bond e borse.
 
Un giorno è l’inflazione, l’altro è la volatilità, poi ci sono la guerra delle valute e il prezzo del petrolio. Qual è il vero spettro oggi e come va letta la situazione dal punto di vista macroeconomico?
A mio parere la situazione macro rimane buona nel suo contesto globale ma credo che stiamo arrivando ad esaurire la spinta derivante dagli stimoli attuati negli ultimi anni. Le isterie inflazionistiche possono lasciare facilmente il posto a rischi deflazionistici appena si dovesse delineare il minimo rallentamento economico. La Cina sta già progettando una crescita piu’ bassa e il mondo potrebbe risentirne già nei prossimi mesi, la Bce non è nella condizione di innescare il rialzo dei tassi di cui si parla. Siccome sarebbe l’unica Banca Centrale a farlo, l’euro salirebbe contro tutte le divise e, oltre all’effetto restrittivo fiscale in corso, assieme a quello monetario (costo del rifinanziamento del debito pubblico già in atto per alcuni paesi), l’area Ue subirebbe la concomitanza di un triplice effetto restrittivo da far saltare il tentativo di tenuta di alcuni paesi. 
 
Che consigli dare a un investitore che voglia costruire un portafoglio diversificato e quale ottica temporale è meglio assumere?
Non è facile dare consigli a un investitore su come si dovrebbe posizionare il portafoglio in un contesto così fluido. A parte alcuni temi importanti come oro e divise di alcuni paesi emergenti, tutto il resto richiede un continuo aggiustamento tattico a seconda degli eventi. Ritengo comunque che essere troppo sottopesati sui bond potrebbe essere un errore perché se la propensione al rischio dovesse scendere in modo significativo per i molteplici problemi che l’economia internazionale deve fronteggiare nell’imminente futuro, la liquidità tenderebbe a rientrare certamente sul mercato obbligazionario e sugli emittenti di migliore qualità (vedi i Titoli di Stato della Germania).
 
Quali sono i prodotti dell’industria del risparmio gestito che oggi potrebbero avere un senso con una media propensione al rischio? E se fosse alta?
Piu’ che prodotti del risparmio gestito io cercherei di selezionare gestori che gestiscono prodotti di risparmio gestito. Oggi il mondo è meno stabile che in passato. L’allocazione di portafoglio richiede una flessibilità che non è facile da gestire per un investitore retail e la tradizionale allocazione bond/azioni non è destinata a produrre risultati significativi. Sarebbe meglio selezionare prodotti secondo lo stile di gestione o la strategia piuttosto che in funzione dell’asset class.

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