Credit Suisse: per superare la crisi occorre coraggio

Per superare la crisi serve coraggio da parte delle autorità politiche del vecchio continente: lo ripetono stamane gli analisti del Credit Suisse in un report in cui fanno il punto su passato presente e possibile evoluzione futura delle misure adottate e da adottare per risolvere finalmente la crisi che da oltre due anni tiene in scacco l’Europa e i mercati finanziari mondiali.

Si è partiti, ricordano gli esperti, da una situazione in cui esisteva unicamente un Patto di stabilità, più volte disatteso, per arrivare a una situazione attuale in cui dal lato della mutualizzazione del debito si è proceduto a un primo salvataggio della Grecia con una costosa sforbiciata al suo debito pubblico, al lancio del fondo salva stati temporaneo Efsf (destinato a essere affiancato prima e sostituito poi dall’Esm permanente) e al varo di misure “non convenzionali” da parte della Bce (come il lancio delle due Ltro a tre anni all’1% fisso per garantire liquidità alle banche).

In contemporanea sono stati varati un rinnovato Patto di stabilità e un patto “euro plus” e si sta ratificando progressivamente il Fiscal compact fortemente voluto dalla Germania. In futuro sono tuttavia necessari ulteriori passi: dal lato della mutualizzazione del debito occorrerà vedere la Bce trasformarsi pienamente in un “prestatore di ultima istanza”, assistere al lancio degli eurobond in qualsivoglia forma e dar vita a un’unione bancaria come suggerito da Mario Draghi (Bce) ancora di recente. Sul fronte del rigore sarà invece necessario arrivare a un maggiore coordinamento politico che conduca a una vera e propria unione politica.

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