Anima Holding, spunta l’ipotesi Opa obbligatoria

IPOTESI OPA OBBLIGATORIA – Potrebbe scattare l’obbligo di Opa sul titolo Anima Holding. A lanciare l’ipotesi è stato un articolo apparso durante il weekend sul quotidiano Il Messaggero, secondo cui l’operazione potrebbe prendere forma a seguito del passaggio del 10,3% di Anima da Mps a Poste Italiane (qui la notizia): sul tema sarebbe già stata interpellata la Consob. La quota di Mps in Anima Holding – spiega Il Messaggero – è vincolata a un patto parasociale con la Banca Popolare Milano, che controlla complessivamente il 27,17% e il subentro di Poste alla banca senese potrebbe configurare un cambio di controllo con superamento della soglia del 25% introdotta a luglio con un emendamento presentato da Massimo Mucchetti.

COSA PENSANO GLI ANALISTI – Una fonte vicina a Consob, scrive l’agenzia di stampa Reuters, ha spiegato che l’operazione è all’attenzione degli uffici competenti. Un analista di un broker italiano non esclude che il contenuto del patto possa essere rivisto per adeguarsi a eventuali richieste della Consob aggirando così l’obbligo di Opa, mentre un secondo analista, sempre contattato da Reuters, ritiene improbabile che al caso di Anima possa applicarsi la soglia del 25% per l’obbligo di Opa e aggiunge che se anche ricadesse nelle fattispecie previste dall’emendamento potrebbe essere ceduto il 2% ed evitare così l’offerta obbligatoria.

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