Iosco – Norme contro il conflitto d'interesse

La commissione tecnica dell’International Organization of Securities Commissions (IOSCO) ha pubblicato un Consultation Report incentrato sui conflitti d’interesse del settore Private Equity.
Il rapporto propone un numero di norme che potrebbero portare ad una mitigazione effettiva del potenziale conflitto d’interesse in cui si potrebbero imbattere le compagnie di private equity, e del rischio che questi conflitti pongono agli investitori o all’efficiente funzionamento del mercato.

Il rapporto esamina i rischi materiali del conflitto di interessi che si possono incontrare in particolari fasi del ciclo di vita di un tipico fondo di private equity, gestito da compagnie con assetto multi-fund e multy-strategy, e fissa dei potenziali metodi comuni per mitigare questi possibili conflitti d’interesse a causa degli stessi rischi.
La strategia pianificata dalla IOSCO prende quindi la forma di un appropriato allineamento di interessi attraverso strutture di incentivi e intese legali.

Kathleen Casey, presidente della commissione tecnica ha commentato:

“La IOSCO, come parte della sua missione, ha focalizzato il proprio intervento sull’obiettivo di fornire protezione agli investitori, garantendo il chiaro ed efficiente funzionamento del mercato finanziario. Come per gli altri segmenti dell’industria dei servizi finanziari, la maniera in cui le compagnie di private equity sono strutturate, se non indirizzate in maniera adeguata, potenzialmente è incline a svantaggiare gli investitori”, ha spiegato.
“Queste norme”, continua la Casey, “forniscono alle industrie la valutazione della qualità di controllo mirata alla gestione di questi potenziali conflitti, e sono progettate in modo da essere facilmente applicate a tutte le compagnie di private equity, senza badare a come sono organizzate o dove operano, né alla differente linea di strategie d’investimento”.
“Lo sviluppo di questi principi”, conclude Kathleen Casey, “mostra il nostro impegno affinché gli investitori di ogni tipo ricevano adeguata protezione e perché il mercato resti chiaro, efficiente e trasparente”.

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