Aspettando il mattone

di Rosaria Barrile

Nell’ultimo anno, il tasso medio di interesse applicato dalle banche per le nuove operazioni di mutuo per l’acquisto di immobili è passato da 5,09% di dicembre 2008 a 2,95% di dicembre 2009, segnando una contrazione di oltre due punti percentuali e collocando tale tasso su valori prossimi al minimo storico mai raggiunto (2,9% a novembre 2009).
Da un confronto con la media europea basato sui dati Bce, si rileva come i tassi italiani si collocano su un livello inferiore di circa 70 centesimi di punto (3,59% nella media Area Euro a novembre che si raffronta al 2,9% delle banche italiane).
Un dato confermato dall’Abi anche nel corso della recente audizione sul mercato immobiliare presentato alla Commissione Ambiente della Camera.
La sensibile riduzione dei tassi di interesse registrata negli ultimi mesi, unitamente al persistere di una situazione di incertezza dei mercati finanziari, non ha tuttavia spinto le famiglie, alle prese con la contrazione dell’economia reale, ad attivare decisioni di spesa rivolte a beni immobili.
La domanda pertanto continua a essere alimentata dalla crescita del numero di richieste di sostituzione.
Dati alla mano sembra infatti che ad oggi sono oltre 270.000 le famiglie, che hanno già usufruito delle iniziative messe in atto dalle banche negli ultimi due anni per rinegoziare le rate del mutuo o per sfruttare le norme sulla portabilità.
Stiamo parlando dell’8% del totale delle famiglie italiane, alle quali, in realtà, andrebbero aggiunte altre 90.000 famiglie che hanno usufruito delle misure straordinaria di sostegno concordata tra l’Abi e l’Associazione dei consumatori che prevede la sospensione del rimborso delle rate di mutuo per almeno 12 mesi.
L’articolo completo lo puoi trovare su Soldi,
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