Blueindex: tensioni politiche fanno male a titoli europei

HSBC RIPRENDE QUOTA – Dopo il “tonfo” seguito alla pubblicazione dei conti a fine 2016, apparsi deludenti, Hsbc Holdings recupera terreno e chiude in testa alla classifica del Blueindex grazie al 2,1% messo a segno ieri, al termine di una giornata che ha visto anche un ulteriore recupero della sterlina sull’euro. Alle spalle della banca inglese, Axa guadagna l’1,47% precedendo la coppia Allianz e Invesco Plc, entrambe in rialzo dello 0,6% a fine seduta.

REGGONO CREDIT AGRICOLE E DEUTSCHE BANK – Alle loro spalle qualche modesto rialzo viene messo a segno anche da Credit Agricole, Janus Capital, Deutsche Bank, BlackRock, Man Group,  Henderson Group e Citigroup, mentre Jp Morgan Chase e Bnp Paribas riescono a chiudere appena sopra i valori della vigilia. Per tutti gli altri componenti del Blueindex la giornata si è invece chiusa con nuove perdite per il permanere della tensione in Europa e le dichiarazioni di esponenti della Federal Reserve che rafforzano l’ipotesi di un rialzo dei tassi già in marzo, con conseguente pressione al ribasso sui T-bond.

ANCORA VENDITE SULLA PERIFERIA EUROPEA – A fine giornata i timori per l’evoluzione del quadro politico europeo, rientrati in parte solo a fine seduta dopo l’appoggio dato al moderato Emmanuel Macron da Francois Bayrou (ritiratosi ieri dalla corsa per le presidenziali francesi), hanno pesato soprattutto sui titoli della periferia europea. Così tra i peggiori si notano oltre a Unicredit (-2,07%), che vede scadere stasera il termine per aderire all’aumento da 13 miliardi di euro, nomi come Raiffeisen International, Azimut, Banca Mediolanum, Mediobanca e Banco Bpm.

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