Conto alla rovescia per lo scudo fiscale. Il 30 aprile è il termine per chi desidera regolarizzare i capitali detenuti all’estero. Secondo quanto previsto dalla sanatoria gli ultimi ad usufruire di questa possibilità dovranno pagare un’imposta sostitutiva del 7% contro il 6% di chi ha sfruttato lo scudo tra gennaio e febbraio e il 5% di chi ha approfittato dello scudo ter che si è concluso il 15 dicembre scorso.
Secondo quanto riporta quest’oggi l’agenzia Ansa si prevede che i nuovi 4 mesi di scudo (ossia tra gennaio e aprile) porteranno a rientri di capitali per un importo tra i 15 e i 20 miliardi.
Questa riapertura sta riguardando soprattutto i grandi patrimoni e i beni immobiliari, operazioni considerate tra le più difficili da portare a termine e quindi attese all’ultimo momento. Gli intermediari soprattutto in quest’ultima finestra temporale sarebbero alle prese soprattutto con il rimpatrio giuridico degli immobili, detenute soprattutto nei “paradisi fiscali”.