Europa, tra i timori per l’Irlanda e l’euforia per l’Estonia

Un’Europa dai sentimenti contrastanti quella che abbiamo sotto gli occhi in questi giorni. Partiamo con l’Irlanda che non avrà bisogno di nessun aiuto finanziario da parte della comunità internazionale. Lo ha ribadito il Ministro delle Finanze irlandese, Brian Lenihan, in una intervista al britannico Sunday Telegraph, ripresa da Ansa. Lenihan ha affermato che i costi sostenuti da Dublino per salvare il sistema bancario irlandese «non spingeranno» il governo a chiedere aiuto all’Unione europea e al Fondo Monetario Internazionale come è avvenuto per la Grecia. Per domani è prevista la prossima asta dei titoli irlandesi e Dublino punta a collocare sul mercato tra 1 e 1,5 miliardi di euro in obbligazioni.

Intanto l’ingresso dell’Estonia nell’area euro, come diciassetesimo membro della moneta unica, è un “momento storico”. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet, aprendo una mostra sull’euro allestita nella capitale estone in vista dell’ingresso a gennaio 2011. A Tallinn si trova anche il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Olli Rehn.

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