Tutto è cominciato da Cofide

Fondata nel 1986 per iniziativa della Cofide del gruppo De Benedetti, della Banca di Roma e della Shearson Lehman Brother, Finanza & Futuro si è fusa nel 1993 con la Sprind, società – rilevata da Cofide sempre sul finire del 1986 – all’epoca presieduta da Angelo Abbondio. Abbondio – uscito dalla società l’anno successivo per fondare Symphonia sgr, successivamente acquisita da Bim- Banca Intermobiliare – è il gestore del Fondo Professionale, uno dei più longevi fondi comuni italiani.

Accanto a Professionale Finanza & Futuro, lanciò fin dal 1987 il “sistema Lagest”, primo sistema di fondi “no load” (senza commissioni di ingresso, ndr), per l’epoca una novità assoluta in Italia. Nel giugno del 1995 il gruppo Deutsche Bank subentra a Cofide, che dalla cessione di Finanza e Futuro ricava 400 miliardi di lire, e con una serie di operazioni di finanza straordinaria fa crescere e trasforma il gruppo, facendolo diventare nel 2001 banca Finanza & Futuro Consulenza, che diventa così Finanza & Futuro Banca.

L’anno successivo è la volta dell’acquisizione di tre società dal gruppo Zurich in Italia, tra cui la rete di circa 200 promotori che vengono integrati in quelli di F&F Banca. Nel 2003 l’offerta si amplia con l’ingresso della società nella divisione Private e Business Clients di Deutsche Bank Spa, mentre sono del 2004 i primi accordi distributivi con gestori internazionali come Merrill Lynch e Fidelity Investments, cui seguono negli anni immediatamente successivi altri celebri nomi quali Morgan Stanley, Invesco e Schroders.

Nel 2006 la collaborazione con le “fabbriche prodotto” della controllante rende disponibile alla rete di promotori anche mutui e conti correnti dedicati, mentre è del 2007 l’estensione della partnership commerciale ad Anima, Fidelity, Franklin Templeton e Jp Morgan, cui seguono Carmignac e Ubs, mentre sul fronte assicurativo Finanza & Futuro Banca si affida a Zurich Life and Pensions (ossia l’ex Dws Vita nel frattempo ceduta a Zurich Italia), confermando i buoni rapporti con il gruppo elvetico da cui nel 2001 la banca tedesca aveva rilevato il gestore statunitense Zurich Scudder Investments (con l’esclusione delle attività britanniche, ossia di Threadneedle Investments) per 2 miliardi e mezzo di dollari, a fronte della cessione a Zurich delle attività di Deutsche Bank nel campo assicurativo in Germania, Italia, Spagna e Portogallo per 1,5 miliardi di euro.

Proprio nell’ambito di questo tutte le attività nel campo dell’asset management di Zurich in Germania e Italia erano passate al gruppo tedesco, in cambio della rete di promotori finanziari Bonnfinanz e della società di consulenza Dgv (finite all’assicuratore svizzero). Il resto è storia recente, con il lancio nel 2008 di Total Care, un programma di assistenza e attenzione “globali” nei confronti dei clienti e della rete di consulenti, e delle piattaforme Horizon e Horizon Mobile nel 2009, con le quali la rete di promotori è stata dotata di un vero e proprio ufficio mobile. Mentre dalla partnership con Zurich è nata la polizza unit linked Eagle Star.

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