Telecom Italia in crisi dopo il Cda

TELECOM ITALIA, LE MISURE ANNUNCIATE POTREBBERO NON BASTARE – Le delibere del Cda di ieri sera impattano negativamente sul titolo Telecom Italia stamane a Piazza Affari. Se il board dell’ex monopolista telefonico italiano ha varato la vendita di Telecom Argentina, delle torri di trasmissione in Italia e in Brasile e l’emissione (stamane) di un prestito convertibile da 1,3 miliardi di euro, la risposta del mercato sono nuove vendite sul titolo che a metà giornata registra un calo di oltre il 6% a 67,55 centesimi di euro per azione, mantenendo peraltro una rivalutazione del 52,9% rispetto a tre mesi or sono e un incremento del 9,7% rispetto ai valori di un anno fa.  Nessuna sorpresa invece dalla trimestrale, che ha registrato un utile di 505 milioni (da un perdita di 191 milioni) che ha ridotto il rosso dei nove mesi a 902 milioni (contro l’utile di 1.938 milioni nello stesso periodo del 2012), a fronte di ricavi trimestrali scesi a 6.629 milioni (-1,1% in termini organici), col dato nei nove mesi che sale a 20.389 milioni (-2,1% rispetto a un anno prima). Gli interventi previsti dal nuovo piano industriale dovrebbero generare almeno 4 miliardi di euro che però secondo gli analisti non basteranno a riequilibrare la situazione patrimoniale e imporrebbero l’azzeramento, o quanto meno il taglio, del dividendo, un tema sul quale il Cda non ha voluto esprimersi.

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