Bpm e Azimut a tutto gas, sempre in calo Raiffeisen

BPM E AZIMUT DAVANTI A TUTTI – Le attese per il lancio di un programma di quantitative easing (acquisto di bond sul mercato) da parte della Bce e la buona apertura di Wall Street hanno consentito ieri ai titoli finanziari italiani di portarsi in testa sul Blueindex, con Bpm e Azimut che hanno chiuso in rialzo di circa 4 punti a testa, superando Credit Agricole (+3,65%) e Deutsche Bank (+3,18%), con Intesa Sanpaolo (+3%) immediatamente alle loro spalle.

GOLDMAN SACHS LIMA IL TARGET PRICE DI RAIFFEISEN – La giornata ha visto una netta prevalenza di segni positivi, con 31 componenti su 40 del paniere che hanno chiuso in rialzo, ma l’inversione di tendenza registrata nel corso della giornata dal listino americani, che ha poi chiuso in lieve calo, ha finito col penalizzare alcuni “big” americani come Morgan Stanley e Franklin Resources, in calo attorno al punto percentuale a fine seduta. Peggiore di tutti, ancora una volta, Raiffeisen International con una perdita dell’1,11% dopo che Goldman Sachs ha tagliato da 20 a 15 euro per azione il target price sul titolo, mantenendo un giudizio “neutrale” sullo stesso.

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