La lunga crisi di Howard

Si accentua la crisi di Brevan Howard, uno degli hedge fund più importanti del mondo, guidati da Alan Howard (nella foto), finanziere di origini ebraiche, nato a Londra ma residente in Svizzera. Il suo fondo-bandiera Brevan Howard Master Fund ha infatti perso 3 miliardi di dollari di sottoscrizioni nei primi sei mesi di quest’anno e sta registrando così il terzo anno consecutivo di perdite, dopo essere stato un fondo brillante negli anni appena passati.
Negli ultimi due anni gli asset in gestione sono crollati da 42 a 19,4 miliardi di dollari e il fondo pur avendo scommesso con successo sulla Brexit, non è stato in grado nei mesi scorsi di fare affari specialmente quando ha scommesso sull’euro debole allorché la Bce a fine dello scorso dicembre non ha varato misure di stimolo. Il fondo-bandiera di Howard, reduce da un +25% nel 2007 e da un +20% l’anno dopo, nel 2014 ha iniziato a perdere lo 0,4%, diventato -2% un anno dopo e -2,25% quest’anno fino allo scorso luglio. Ciò ha avuto conseguenze anche sul numero degli addetti che dai 460 del 2014 si sono ridotti a 350. In Italia Howard è azionista all’1% della Sator di Matteo Arpe.

Andrea Giacobino

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