Si riparte

Ci avviamo alla fine di questa prima settimana del 2010 e, almeno per quanto concerne il nostro mercato, l’inizio è decisamente accattivante. Così l’EurUsd continua imperterrito sulle montagne russe dopo che il buon Jurgen Stark (membro dell’esecutivo della BCE) ha constatato come i mercati si stiano “auto-deludendo” pensando che gli stati membri dell’UE avrebbero cercato di salvare la Grecia.

Ovviamente i problemi fiscali della Grecia avrebbero assorbito tante risorse predisposte dall’Unione Europea, con un euro in discesa e poi in risalita (montagne russe a “V”) prima e dopo la dichiarazione.

A favore di Euro troviamo invece il PMI Servizi che è risultato essenzialmente in linea con le attese (53.6), sempre sopra il livello psicologico di “50”. Se la produzione manifatturiera si manterrà pari o sopra questo livello, la fiducia nell’area euro aumenterà… ma non solo.

Il vero messaggio è più in profondità. La produzione manifatturiera indica quanta domanda c’è per quella fascia di prodotti: più domanda significa più consumi e, di conseguenza, più introiti sotto forme di imposte.  Sul fronte USA, l’evento della giornata è stato l’ADP: tipicamente un anticipatore dei NFP (non-farm payrolls, in uscita venerdì) il dato più importante sulla disoccupazione americana.

Purtroppo ultimamente la correlazione tra ADP e NFP è stato piuttosto povera, e nonostante questo il mercato sta bene attento e lo “smart-money” guarda all’ADP come un falco scruta dall’alto la sua preda. Oggi quindi giornata preparatoria, domani si balla nuovamente.

L’ADP ha stimato una riduzione di circa 84k posti lavoro in dicembre; il calo (se venisse confermato) sarebbe il più piccolo dal marzo 2008, anche se era più grande del previsto. In ogni caso, il mercato sarà sempre più sensibile a dati anche lievemente positivi sul fronte occupazione, visto che negli ultimi 2 anni l’economia più sviluppata del mondo ha sofferto circa 7.2 milioni di posti lavoro persi (dati Bloomberg).

E intanto tutti si chiedono: l’EurUsd quando uscirà dal suo range? Meglio passare al’analisi tecnica perché, di fatto, è sempre meglio fare trading su quello che vediamo piuttosto che su quello che crediamo di sapere.

EurUsd – grafico giornaliero

Passiamo alla consueta analisi dove notiamo, ancora una volta, la stabilità dell’euro e nessuna intenzione di fuoriuscire dal trading range venutosi a creare dal 17 dicembre scorso.

Se ci serviamo di un grafico giornaliero, notiamo immediatamente quanto l’area di resistenza di 1.4460-80 sia stata importante durante gli scambi dei mesi scorsi, sin da inizio da agosto. Proprio a questo livello transita una tendline praticamente orizzontale, che ha invertito il trend per ben due volte ad inizio di agosto e di ottobre.

Oramai i livelli li conosciamo tutti, attendiamo quindi la rottura di 1.4480, oppure del supporto in area 1.4250-60.

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