La banca può impedire l’incasso di un libretto cointestato con un parente deceduto se manca la dichiarazione di successione

DOMANDA. Da mesi cerco di incassare l'intero saldo di un libretto cointestato con un parente deceduto. L'operatività è disgiunta ma la banca non mi permette di incassare la parte caduta in successione e richiede la dichiarazione che non sono però al momento in grado di presentare. Devo rassegnarmi ad attendere?
F.S., Venezia

RISPOSTE. Il lettore deve attendere la dichiarazione di successione perché, sebbene il rapporto sia disgiunto, deve comunque sottostare all'articolo 48 comma 4 del Testo Unico dell'imposta in materia di successioni e donazioni, dove si prevede che "le aziende e gli istituti di credito, le società e gli enti che emettono azioni, obbligazioni, cartelle, certificati ed altri titoli di qualsiasi specie, anche provvisori, non possono provvedere ad alcuna annotazione nelle loro scritture né ad alcuna operazione concernente i titoli trasferiti per causa di morte, se non è stata fornita la prova della presentazione, anche dopo il termine di cinque anni di cui all'articolo 27, 4° comma, della dichiarazione di successione o integrativa con l'indicazione dei suddetti titoli, o dell'intervenuto accertamento in rettifica o d'ufficio, e non è stato dichiarato per iscritto dall'interessato che non vi era obbligo di presentare la dichiarazione". Senza dichiarazione di successione, quindi, oppure dichiarazione che non ne sussiste l'obbligo, la banca non può sbloccare la somma.

Sportello Credito, Risparmio & Assicurazioni è una rubrica riservata alle domande dei lettori in materia di investimenti finanziari, servizi bancari e assicurativi. Le domande vanno inoltrate al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]

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