Favole del ventunesimo secolo. Principe inglese («attraente, gentile e con senso dell’umorismo») – che vive in un castello della Loira e viaggia in elicottero privato – sposa nobildonna toscana «di buona famiglia, elegante, capace di cucinare e integrarsi negli ambienti aristocratici». E’ accaduto veramente e lo ha raccontato Liberoquotidiano.it.
Il loro primo appuntamento lo devono al club Berkeley International, specializzato a far conoscere ricchi cuori solitari, tra i migliori partiti del mondo. Quelli con un conto in banca dai sei ai nove zeri e pochissimo tempo libero, disposti a spendere dai 15mila (solo per l’iscrizione al club) ai 100mila euro per trovare l’anima gemella, piuttosto che sborsarne molti di più successivamente per pagare le spese del divorzio.
«Esaminiamo i candidati con approfondite interviste e l’aiuto di psicologi; verifichiamo le credenziali – per scartare i cacciatori di dote – cerchiamo di scoprire personalità, inclinazioni, difetti e tic. E una volta delineato il profilo, partiamo con la ricerca», spiega Marina Milani, managing director di Barkeley Italia, che tiene a precisare «approccio sartoriale» e «successo nell’80 per cento dei casi».
Indagini sofisticate, 15 incontri personali, oltre a eventi privati nel mondo dei Paperoni e otto appuntamenti l’anno, organizzati in modo discreto. Massima riservatezza dunque, nessun profilo finisce on line, neanche per sbaglio (si spera), nessuna fotografia viene mostrata dal catalogo. In più, i soci ricevono ogni tipo di supporto: da come vestirsi a come gestire le situazioni iniziali di una relazione, dall’organizzazione di un incontro alle serate speciali.
Nato dieci anni fa in Inghilterra, il prestigioso Club a cinque stelle che ha aperto uffici a Londra, Bruxelles, Parigi, Ginevra, New York, recentemente a Milano, e si prepara ad allargarsi in America del Sud e Asia, vanta oltre cinquemila soci nel mondo. «Il 60 per cento dei nostri clienti sono donne, manager in carriera che passano 12 ore al giorno in ufficio.