Sempre più promotori finanziari sono decisi a intraprendere la strada della consulenza. Soprattutto presso SIM di collocamento e consulenza. Come nel caso di Francesco Barbato, district manager di Banca Sara di Milano e provincia, che il prossimo 31 marzo lascerà la rete guidata da Marco Riva.
«Avrò un ruolo molto diverso, in quanto mi occuperò principalmente di gestire i clienti e non dovrò più sottostare a strutture piramidali» afferma Barbato. Il district manager era entrato in Banca Sara nel 2002 e da due anni si era trasferito a Milano, dove continuerà a risiedere, dopo essere stato attivo nel Lazio, nella provincia di Latina, e aver lavorato per 10 anni in Sanpaolo Invest.
E in merito al futuro che si profila all’orizzonte di tanti promotori Barbato, che è anche consigliere del Comitato Regionale Anasf del Lazio sottolinea: «Ritengo che nel futuro ci sarà sempre più una divisione dei ruoli tra chi si occuperà della distribuzione e chi della consulenza. Per quanto riguarda questa seconda figura immagino che dovrà occuparsi non solo di tematiche di asset management, ma anche altre tematiche come l’immobiliare o il tax planning». Quello che attualmente fanno i private banker, insomma. E anche chi si occuperà del collocamento dovrà essere remunerato in modo diverso. «Penso a un pagamento flat» continua Barbato, in questo modo anche quei prodotti che sono oggi non presenti nei portafogli dei clienti dei pf, come ad esempio i Btp, potrebbero essere presi in considerazione.
Inoltre secondo l’ex district manager di Banca Sara un salto da fare per la categoria è quella di approcciare anche nuovi terreni. «Mi farò promotore presso il Comitato regionale del Lazio di una proposta che è quella di avvicinar i promotori al golf, in modo da cercare nuovi clienti propri sui campi» conclude Barbato. Toccherà poi ad ANASF perorarne la causa.