Banche – Lloyds accusa le svalutazioni su HBOS

Lloyds Banking Group chiude il primo semestre con una perdita pro-forma di 4 miliardi di sterline, contro l’utile di 2,8 miliardi della prima metà del 2008. Il Gruppo ha registrato un utile ante imposte per 6 miliardi di dollari, risultato che include un costo di 11,2 miliardi di sterline sull’acquisizione di Hbos. Su base pro-forma, ne risulta una perdita da 4 miliardi di pound.

Tale perdita è dovuta alle svalutazioni in aumento, cresciute da 2,5 miliardi di sterline a 13,4 miliardi. Circa l’80% di tali svalutazioni sono legate agli asset di Hbos. Ad ogni modo, procede l’integrazione di Hbos in Lloyds, con una riduzione dei costi del 3%. Oltre 100 milioni di sterline di sinergie nei costi sono state realizzate nel primo semestre. Il programma di implementazione procederà anche nel secondo semestre ed il Gruppo si attende di chiudere l’anno, con un tasso di risparmio annualizzato attorno i 700 milioni di pound, 1,5 miliardi attesi entro la fine del 2011.

Le svalutazioni su Hbos di 13,4 miliardi di sterline costituiscono un aumento di 10,9 miliardi rispetto all’analogo periodo del 2008. Per l’80% hanno pesato i prestiti di Hbos, la maggior parte dei quali sono fuori dai criteri di basso appetito per il rischio di Lloyds. Inoltre, circa tre quarti delle svalutazioni sono collegati ad asset inclusi nel programma governativo a protezione degli asset stessi. Le svalutazioni complessive dovrebbero, comunque, aver raggiunto il oro picco in questa prima metà dell’anno. 

La banca inglese si attende che l’economia si stabilizzi, con una debole ripresa nel 2010. Per quest’anno, è attesa ad ogni modo una perdita ante tasse. Nonostante i dati sconfortanti, attualmente (ore 10.20 italiane), a Londra il titolo di Lloyds quota a 87,97 pence, in rialzo del 4,39% sulla precedente giornata di borsa.

Nella foto, J. Eric Daniels, group chief executive per Lloyds.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!