E per coloro che possedevano dei risparmi alla fine del primo trimestre 2009 si è assistito a una riallocazione dei propri risparmi. La famiglie che hanno effettuato nuovi investimenti si sono rivolte principalmente verso i titoli emessi dalle banche, nelle obbligazioni emesse dalle imprese e in azioni e partecipazioni e anche nel settore vita.
A fine marzo il quasi 40% dello stock di risparmio delle famiglie era investito in strumenti emessi dalle banche, seguito dal 20% delle azioni. Per quanto riguarda invece le riserve vita (ossia i fondi pensione e il TFR) essi rappresentano il 16,5%.
Seppure nonostante rispetto al passato i dati mostrino dei segnali di difficoltà da parte delle famiglie italiane, l’Italia resta il paese con il livello di stock più numeroso a livello mondiale. Inoltre se associamo a questo dato il fatto che il paese continua ad essere uno di quelli con maggior propensione al risparmio si evince che l’Italia ha delle caratteristiche che potrebbero renderlo di esempio per altri.
Peccato però che questo stock, almeno secondi alcuni esperti, non sia poi ben indirizzato.