Jon Corzine, l’amministratore delegato di MF Global, di dimette da ogni incarico all’interno della società che ha fatto bancarotta pochi giorni fa. L’ex governatore del New Jersey e capo di Goldman Sachs si è dimesso volontariamente questa mattina dalla società di brokeraggio che lunedì aveva presentato la richiesta di amministrazione controllata, e ha annunciato che non accetterà la buona uscita che, inclusi cash e benefit, ammonta a 12,1 milioni di dollari.
“E’ stata una decisione difficile, ma ho pensato che fosse la migliore per l’azienda e gli azionisti”, ha detto Corzine in un comunicato. “Sono molto dispiaciuto per quello che è successo e per le conseguenze sui clienti e dipendenti del gruppo. Voglio continuare a stare vicino all’amministrazione dell’azienda in questo momento difficile”.
L’ultimo scandalo ha colpito Corzine lunedì, quando le autorità hanno scoperto che mancavano all’appello circa 700 milioni di dollari dal conto clienti di MF Global. La scoperta aveva fatto saltare l’accordo per l’acquisto degli asset della società in crisi da parte della società di intermediazione finanziaria Interactive Brokers.
Le difficoltà di MF Global sono iniziate all’inizio di ottobre quando, in seguito a scommesse sbagliate sul debito sovrano dei paesi europei, le agenzie di rating Moody’s e Fitch hanno classificato a livello “spazzatura” il suo merito creditizio. L’azienda, per reagire alle difficoltà, ha chiesto un prestito di 1,3 miliardi di dollari a diverse banche tra cui Bank of America, JP Morgan e Citigroup, ma la notizia non è servita a bloccare la pioggia di vendite degli azionisti.