Svizzera, si rincorrono le voci sul numero uno della Bns

Continuano a rincorrersi le indiscrezioni di stampa su presunte operazioni di insider trading che hanno gettato un’ombra su Philipp Hildebrand, presidente della Banca Nazionale Svizzera. L’affaire era esploso ieri sulla scia delle segnalazioni fatte al governo dal leader partito di destra populista, Udc, Chris Blocher, secondo cui la moglie di Hildebrand, una nota gallerista, avrebbe speculato sul cambio fisso franco-euro, deciso il 6 settembre dall’istituto di emissione, per frenare l’eccessivo appezzamento della valuta svizzera.

In sostanza, spiega La Repubblica sul suo sito web,  Blocher  avrebbe mostrato al presidente della Confederazione, Micheline Calmy-Rey, “documenti di un noto istituto di credito, la banca Sarasin, secondo i quali la consorte di Philipp Hildebrand, Kashya, avrebbe acquistato euro per 500 mila franchi, tre settimane prima che la banca centrale, presieduta dal marito, stabilisse un cambio fisso di un franco e 20 per un euro”. Visto che, nelle settimane precedenti, ovvero in agosto, le due valute avevano sfiorato la parità, il guadagno, per la signora Hildebrand, sarebbe stato di circa 100 mila franchi.

E ieri sera la stessa moglie di Philipp Hildebrand, Kashya, si è espressa per la prima volta in proposito delle transazioni sospette nel corso di una trasmissione tv. La donna si è detta stupita dall’attuale interesse sul suo acquisto di dollari effettuato alla metà di agosto. L’operazione, di cui non ha precisato l’ammontare, è stata peraltro annunciata il giorno seguente all’apposito ufficio della Banca Nazionale, ha sottolineato, “in modo che ci fosse trasparenza. E non c’è stata alcuna obiezione in merito”.

Oggi tuttavia un altro organo di stampa vicino all’Ucd, il Weltwoche, rivela che gli ordini di compravendita non recano il nome della moglie del governatore ma dello stesso Hildebrand, un dettaglio che – se confermato – potrebbe mettere in imbarazzo il governatore sebbene la banca centrale abbia già fatto sapere che le operazioni sono regolari e non hanno dato adito ad alcun illecito.

Secondo il giornale, Hildebrand avrebbe fatto numerose operazioni tra marzo e ottobre e nel solo primo mese di attività avrebbe movimentato fondi per 1,1 milioni di franchi. A mettere in imbarazzo il governatore vi sarebbero per altro le rivelazioni fatte da un ex dipendente della banca d’affari Soresin, che ha ammesso di aver violato il segreto bancario facendo pervenire al partito di Blocher i documenti del conto del banchiere. Il dipendente è stato licenziato da Soresin proprio a causa del suo ruolo in questa vicenda.

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