Nomura lavora su asset esteri, ritorno all’utile nel 2014

RITORNO AL PROFITTO – Il nuovo ceo di Nomura, Koji Nagai, nominato al timone della società il mese scorso, prevede che gli asset esteri torneranno alla redditività entro giugno del 2014. “Non abbiamo intenzione di rinunciare all’obiettivo di banca globale”, ha spiegato il numero uno del più grande broker giapponese durante in un’intervista rilasciata pochi giorni fa. “Vogliamo essere una banca d’investiento mondiale con sede asiatica”.

RIFOCALIZZARENomura, secondo gli esperti, stava facendo troppe cose e in troppi luoghi diversi e per questo non era redditizia fuori dal Giappone. “L’adozione di una strategia più mirata dovrebbe contribuire a migliorare l’efficienza operativa”, ha commentato David Marshall, analista di CreditSights Singapore LLC, sentito da Bloomberg. L’acquisto dell’unità europea e asiatica di Lehman Brothers Holdings aveva gonfiato i costi portando a nove trimestri consecutivi in perdita per le attività estere.

TAGLIO DEI COSTI – La società nipponica ha annunciato settimana scorsa un piano di tagli per le attività estere. In Europa e in Medioriente ci sarà una riduzione dei costi di circa 450 milioni di dollari,di 210 milioni di dollari nel contiente americano e di 340 milioni di dollari in Asia, compreso il Giappone. In tutto il mondo il personale sarà ridotto di circa il 45%.

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