Italiani, soldi sotto il materasso

Più fondi comuni e azioni nei portafogli delle famiglie italiane che riescono a risparmiare, ma la liquidità e gli immobili restano le forme di investimento ideali. Queste le tendenze dell’investimento del risparmio che emergono dalla ricerca
Acri/Ipsos realizzata per la 95esima Giornata Mondiale del Risparmio che si celebra domani. C’è un 63% delle famiglie che propendono per la liquidità e un 48% che dichiara di risparmiare soprattutto perché preoccupato per il futuro.

Tra chi è riuscito a risparmiare nell’ultimo anno cresce nettamente la percentuale di coloro (dal 21% del 2018 al 31%) che ha preferito non effettuare alcun investimento e mantenere la liquidità. Scende leggermente invece la percentuale di chi ha impegnato i risparmi in immobili (dal 31 al 28%). C’è ancora insicurezza, inoltre, sul grado di tutela del risparmio: un 60% del campione giudica non efficaci le regole, le leggi e i controlli che tutelano il risparmio in Italia: il divario raggiunge il suo massimo nel 2016 (74% insicuri e 26% sicuri delle tutele) riflettendo il clima del Paese dopo la risoluzione delle quattro banche dell’Italia centrale (novembre 2015).

In compenso in un anno la percentuale di famiglie che riesce a risparmiare   senza troppe rinunce è balzata al 55% con un incremento di 7 punti percentuali rispetto al 2018 si legge nella ricerca. Nei primi due trimestri di quest’anno, inoltre, è tornata a crescere la propensione al risparmio in rapporto al reddito
disponibile lordo ed è salita leggermente, al 42%, la percentuale delle famiglie che dichiara di essere riuscita a risparmiare negli ultimi dodici mesi.

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