Banche, i nuovi stress test all’ombra del Coronavirus

In piena burrasca da Coronavirus, le banche italiane si avvicinano al primo grande scoglio del 2020: gli stress test. Come spiega Il Sole 24 Ore, entro lunedì 9 marzo le aziende di credito dovranno infatti inviare a Bce ed Eba le prime elaborazioni dei dati relativi ai bilanci al 31 dicembre 2019. Questi sono la base di partenza su cui vengono basati gli scenari degli stress test: uno di base e uno avverso. Nella peggiore delle ipotesi, l’Eba aveva previsto per l’Italia una contrazione del pil dell’1,2%. Una stima che però era stata elaborata nel 2019, ben prima che l’emergenza Coronavirus dilagasse.

Il 9 marzo, comunque, sarà solo la prima di tre tappe fissate al 31 marzo, 12 maggio e 19 giugno. In occasione dei quali Bce ed Eba effettueranno le verifiche dei risultati inviati nel frattempo dalla banche. La data finale dei test è invece prevista per il 31 luglio con i risultati. Saranno coinvolte tutte le principali banche italiane, a partire da Unicredit, Intesa Sanpaolo, BancoBpm e Ubi che dovranno pubblicare i propri dati al mercato. Mentre per le altre, tra cui Mediobanca, Bper, Credem, Popolare di Sondrio, Iccrea, Ccb, i risultati saranno confidenziali, marientreranno nelle decisioni srep di secondo pilastro della Bce.

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