Dossier piccoli portafoglisti: la versione di Bnl Bnp Paribas LB
BNL BNP PARIBAS LB
Per Bnp Paribas Life Banker parla il responsabile della rete, Ferdinando Rebecchi: “Posto che il nostro target di Life Banker è rappresentato da senior banker (quindi con comprovata e radicata esperienza maturata in banche o reti) con un portafoglio importante di relazioni (soprattutto con imprenditori e segmenti affluent e private di clientela) e da giovani neolaureati motivati a intraprendere questa attività che offre straordinarie opportunità di realizzazione, noi usciamo dalla standard valutazione del portafoglio minimo. E questo per un motivo semplice: non siamo solo consulenti finanziari, siamo, concretamente, consulenti patrimoniali, nel senso che possiamo e sappiamo ascoltare e trovare risposte a tutti i bisogni patrimoniali della clientela (che si tratti di aziende o privati). In una realtà come quella italiana, dove la maggior parte del patrimonio delle famiglie non è rappresentato dai risparmi, ma da proprietà immobiliari, da quote societarie e quant’altro, occuparsi solo di una parte della ricchezza delle famiglie (cioè solo dei risparmi) vuol dire porre un limite alla relazione con il cliente, ai suoi interessi, alla sua soddisfazione e fidelizzazione, ai guadagni del consulente finanziario e della banca mandante; se poi a tutto questo aggiungiamo la cura assicurativa di quella che è un’altra ricchezza delle famiglie e cioè la salute, le proprietà, i redditi, i progetti e il futuro, ecco che limitare (come spesso avviene) la valutazione del potenziale business di un consulente finanziario ai soli risparmi, o, come molti fanno, ai soli risparmi investiti in prodotti gestiti e in polizze vita, è fuori tempo e lontano dai desiderata dei clienti e dalle ambizioni di un libero professionista, come il consulente finanziario. Noi, sul concetto di consulente patrimoniale abbiamo fondato il nostro modello di servizio e piano industriale, la formazione che eroghiamo, le piattaforme operative, la sinergia con la banca e le società del gruppo, la logica provvigionale e quindi, in sostanza, il futuro di questa professione. Nella valutazione del portafoglio di un potenziale Life Banker, non distinguiamo mai tra raccolta, impiego e servizi (infatti paghiamo spesso raccolta, impieghi e servizi con una logica del management fee ricorrente, come solitamente si paga solo la raccolta gestita); abbiamo Life Banker che, a parità di perimetro di clientela, hanno aumentato del 40%-50% il loro business, solo perché da noi hanno potuto evolvere e ampliare le soluzioni da proporre alla loro clientela. Se proprio vogliamo comunque stabilire per forza una soglia minima, allora posso indicare il livello di 20milioni, ma di asset complessivi, non solo di risparmio”.
Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nel tuo Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!