Risiko Banche, Creval entra nella galassia di Credit Agricole

La storia finisce così: il Credito Valtellinese fa ufficialmente parte della galassia di Credit Agricole.

La vittoria

Con il successo dell’Opa di Credit Agricole Italia su CreVal, i francesi hanno compiuto un altro passo nel loro processo di espansione in Italia. Tant’è che il ceo di Crèdit Agricole Italia, Giampiero Maioli, ha commentato così il successo dell’operazione: “[L’operazione,n.d.r.] rappresenta un successo per tutti. Si tratta di un’ulteriore conferma del profondo radicamento nel territorio italiano e della fiducia del Gruppo Crédit Agricole nel nostro Paese”. La scadenza ufficiale dell’offerta pubblica di acquisto era stata prorogata a venerdì 23 aprile.

Le trattative

Il successo dell’Opa di Credit Agricole Italia è stato ufficializzato venerdì 23 aprile, con un comunicato diffuso dalla Banque Verte: “Sulla base dei risultati provvisori comunicati dagli intermediari incaricati, circa 90,94% delle azioni CreVal oggetto dell’Offerta rappresentative di circa 88,71% del capitale sociale di CreVal risultano portate in adesione all’Offerta durante il Periodo di Adesione. Di conseguenza, tenendo in considerazione la partecipazione del 2,45% di CreVal già detenuta, Crédit Agricole Italia giungerà a detenere complessivamente il 91,17% del capitale sociale di CreVal, superiore alla soglia obiettivo del 90%”.
Il comunicato, per ovvie ragioni di economia di discorso, non può raccontare ciò che è stata l’offerta e la diatriba Agricole-Creval negli ultimi mesi che ha visto trionfare i francesi grazie alla loro determinazione e alla decisione di cedere alla pressione degli hedge fund azionisti dell’istituto valtellinese.

L’offerta

L’Opa, a sorpresa, era stata annunciata esattamente cinque mesi prima dell’annuncio del suo successo, ovvero lo scorso 23 novembre del 2020, al prezzo di 10,50 euro per azione. L’AD di Credit Agricole Italia Giampiero Maioli aveva immediatamente sottolineato come si trattasse di una operazione Italia su Italia – benché la mossa non passò inosservata nell’ala di centrodestra.
Le atmosfere si sono raffreddate nei successivi mesi, tra marzo e aprile 2021, quando Agricole chiede di spostare il cda per il nuovo board dopo l’ultima data utile dell’Opa. La richiesta non solo non è stata comunicata sul sito ufficiale, ma non ha nemmeno visto concretizzazione. Il Credito Valtellinese ha continuato per la sua strada bocciando la proposta dei francesi con il voto del 64,2% del capitale presente (38,6% del capitale complessivo). Per cui l’assise ha proceduto alla nomina del cda dell’istituto valtellinese per il triennio 2021-2023 che vedeva la riconferma dell’ad, Luigi Lovaglio. Nelle stesse ore i francesi rilanciavano con un ritocco dell’offerta a 12 euro ad azione.
Venerdì 23 aprile però arriva la conferma: Credit Agricole ha assorbito Creval.

Il risiko continua

Sembrava finita e invece nemmeno un giorno dopo c’è chi ipotizzava già la prossima mossa dei francesi. Come scrive la Repubblica il 24 aprile, Credit Agricole potrebbe puntare adesso ad un nuovo boccone italiano, ovvero Banca Carige. Maioli potrebbe entrare nella partita contro Deutsche Bank, forte della sua conoscenza della Liguria (dove ha già Carispezia) e del venditore, il Fondo Interbancario, da cui ha preso le casse di risparmio.

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