Mediobanca, la possibile sposa di Unicredit è poco entusiasta

I risultati di Mediobanca sono stati superiori alle attese negli ultimi nove mesi. Nell’ultimo trimestre è prevista un’ampia ripresa, nonostante le difficoltà della pandemia.

I ricavi, spiegano da Piazza Cuccia, continueranno ad essere sostenuti da un positivo flusso di commissioni per le divisioni di investment banking e wealth management che compensano il rallentamento del margine di interesse. Insomma, come riporta IlSole24Ore, se tutto andrà bene Mediobanca dovrebbe distribuire quest’anno fino a 12 centesimi in più dei 52 centesimi ad azione, previsti prima del Covid. Gli analisti registrano effettivamente una crescita, nei primi nove mesi del 2020\2021, dei ricavi del 3% a 1.964 milioni. La situazione patrimoniale è solida, con il Cet1 salito al 16,3%.

Dopo la diffusione dei dati, l’ad Alberto Nagel ha detto che nei prossimi 12 mesi l’attesa è per il proseguimento del trend di consolidamento del settore del credito. Riguardo il risiko banche, in specifico in relazione ad una possibile acquisizione da parte di Unicredit, la risposta è secca: “servirebbe poco a entrambi” ha affermato l’ad. “Combinare una banca d’affari specializzata e un gruppo orientato alla banca commerciale universale è un’operazione poco sensata” ha concluso.

Insomma, se una proposta ci sarà, Mediobanca non ha intenzione di accettare l’anello ad occhi chiusi.

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