Banche Usa, in arrivo tesoro da 2mld ai soci

Oltre oceano, arriveranno grandi soddisfazioni per gli azionisti delle  banche americane, pronte a mettere mano al portafoglio e a remunerare generosamente i propri soci.

I giganti bancari a stelle e strisce hanno superato agilmente gli stress test della Federal Reserve, effettuati lo scorso venerdì. Visti i risultati conseguiti, la banca centrale americana ha deciso di dare il via libera a dividendi e buyback, una scelta che sta provocando grande fermento a Wall Street.

Tutti i maggiori istituti bancari Usa in virtù della febbre da dividendi hanno deciso di aumentare l’importo delle cedole in pagamento nel terzo trimestre 2021. In alcuni casi si tratta di un raddoppiamento della cifra. Ad esempio, Morgan Stanley ha deciso di distribuire un dividendo pari a 70 centesimi per azione dai 35 dello scorso anno. Il colosso newyorkese aumenterà anche il programma di buyback, salendo fino a 10 o 12 miliardi di dollari.

Raddoppio in programma anche in casa Wells Fargo, dove gli azionisti si vedranno recapitare una cedola pari a  0,20 dollari per azione (erano 0,10 nel 2020, 0,50 nel 2019). Nel terzo trimestre del 2021 partirà inoltre un piano di buyback da 18 miliardi di euro.

Sale il dividendo anche per Goldman Sachs, che distribuirà ben 2 dollari per azione dai precedenti 1,25 dollari (+60%).  Chiudono la classifica dei rialzi, Bank of America, con una cedola da 20 centesimi per azione (+16,6%), e JP Morgan (1 dollaro per azione, +11%).

A conti fatti,secondo le stime pubblicate da Il Sole 24 Ore, nel terzo trimestre del 2021 nelle tasche degli azionisti arriveranno 2,08 miliardi di dollari in più rispetto a quanto precedentemente previsto. Buona notizia per Wall Street: JP Morgan e Goldman Sachs guadagnano rispettivamente il 3,4% e l’1,92%, Wells Fargo sale dello 0,13%, Bank of America è in rialzo dello 0,7% e JP Morgan dell’1,15%.

Intanto in Europa, la Bce è alle prese con decisioni importanti per quanto riguarda cedole e buyback. Il risultato arriverà il 23 luglio, giorno in cui la Banca centrale deciderà se togliere le restrizioni.

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