Osservatorio Private Banking: gli operatori

CONTINUA AD AUMENTARE IL NUMERO DI OPERATORI FINANZIARI

Il panorama nazionale del private banking si è arricchito di nuovi operatori. Il saldo rispetto all’anno precedente è positivo di 13 unità grazie a 30 nuovi operatori finanziari entrati e 17 usciti.

L’ingresso di nuovi player non ha però ridotto la concentrazione del mercato che è senza dubbio aumentata così che a fine dicembre 2007 i primi 5 operatori del mercato detenevano il 44% del mercato servito e il 30% di quello complessivo (comprendente cioè quella fetta di mercato non ancora raggiunta dai servizi di private banking).

Il mercato resta nelle mani dei grandi gruppi italiani che hanno creato delle banche private o delle divisioni dedicate al segmento. Tra i primi dieci player Ubs Italia è l’unico operatore straniero presente mentre due banche specializzate come Banca Intermobiliare e Banca Esperia si sono piazzate rispettivamente al nono e al decimo posto della classifica per asset complessivi detenuti.

Se da un lato il 2007 è stato interessato da operazioni di M&A che ha fatto nascere nuovi giganti italiani competitivi anche a livello europeo come il Gruppo Intesa-Sanpaolo e Unicredit Group è anche vero che alcune realtà bancarie di piccole dimensioni o regionali hanno aperto divisioni di private banking e nuovi player stranieri sono approdati nel nostro paese.

Dalla Gran Bretagna sono arrivate Atlas Capital Group (Atlas Capital Sim), e Europe Arab Bank; dagli Stati Uniti Advanced Capital (Advanced Capital Sgr) e dalla Svizzera Banque Morval (Morval Sim), Julius Baer (Julius Baer Sim). Se consideriamo che Deutsche Bank è presente con due divisioni e Banca del Ceresio è presente in Italia con una sgr speculativa e Ceresio Sim le strutture straniere presenti in Italia sono 41.

Inoltre nel 2007 il numero delle strutture che offrono servizi di family office è salito a 77 unità. Questo numero è però destinato a crollare entro la fine del 2008 a causa della direttiva MIFID. Entro il 30 giugno del 2008 i multi-family office che intendono continuare ad offrire servizi di consulenza finanziaria dovranno prima trasformarsi in SpA (con un capitale sociale di almeno 120 mila euro) e chiedere poi l’autorizzazione alla Consob per diventare sim di consulenza.

A fine dello scorso anno solo 7 realtà erano già in regola con la Mifid: Camperio Sim, CFO Sim, Comoi Sim, Fiduciaria Orefici Sim, Mfo Sim, Seven Sim e Uln Sim. Altre 5 hanno già avviato la procedura per diventare sim e sono Advin Partners S.p.A, Consultique S.p.A., Secofind S.r.l, Tosetti Value S.p.A e il nuovo multi-family office di Azimut e Tamburi. Per tutti gli altri il destino sembra essere quello di diventare consulenti finanziari indipendenti.

 
I leader di mercato per ogni tipologia analizzata sono:

1. Intesa Sanpaolo Private Banking;  Unicredit Private Banking; UBI Private Banking
2. Cariparma Credit Agricole; Ubs Italy; Bnl Bnp Paribas
3. Banca Intermobiliare; Banca Esperia; Banca Bsi Italia
4. Ersel Sim; Kairos Partners Sgr; Hedge Invest Sgr
5. Gruppo Banca Fideuram; Azimut Consulenza Sim; Mediolanum Private Banking
7. Fam. Drago-Boroli;  Global Wealth Management; Tosetti Value

Intesa SanPaolo Private Banking è diventato il primo player per masse detenute.

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