Azimut: un semestre da incorniciare

Azimut ha archiviato i primi sei mesi del 2021 con un record storico per l’utile netto consolidato: 226 mln di euro, il 58% in più rispetto al primo semestre dello scorso anno. Record poi anche per il patrimonio complessivo, ora a 75,7 mld di euro con 3,5 mld nei Private Markets e una raccolta netta nel primo semestre di 12 mld.

Numeri che spingono il gruppo a stimare obiettivi per l’interro esercizio in corso (in condizioni di mercato normali): di un utile netto compreso tra i 350-500 mln (dai precedenti 350mln) e di una raccolta netta superiore ai 6 mld (dai precedenti 4,5 mld).

Il totale delle masse gestite a fine giugno 2021 raggiunge i 51,3 miliardi; il dato comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato arriva a 75,7 miliardi. La raccolta netta nei primi sei mesi dell’anno, includendo anche Sanctuary Wealth, è stata di ca. 12 miliardi, ed il business estero alla fine di giugno rappresenta il 37% del patrimonio complessivo di Gruppo. Nel segmento dei Private Markets sono stati raggiunti 3,5 miliardi di AUM, anche grazie alle ultime acquisizioni negli Stati Uniti, e viene confermato l’obbiettivo di almeno € 10 miliardi di AUM entro la fine del 2024.

La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine giugno 2021 risultava positiva per circa 58 milioni, in aumento rispetto ai 30,5 milioni di fine dicembre 2020. Nel semestre sono stati pagati dividendi ordinari per circa 136 milioni cash e sono stati fatti investimenti per lo sviluppo estero per circa 48 milioni. La PFN include anche versamenti per 43 milioni per acconti d’imposta, bollo virtuale e riserve matematiche.

Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nel primo semestre del 2021 il Gruppo ha registrato 96 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine giugno a 1842 unità.

Gabriele Blei, ad di Azimut, commenta: Il primo semestre di quest’anno segna un nuovo record, con risultati in crescita in Italia, all’estero e nei private markets rispetto al 2020, anno chiuso con l’utile migliore di sempre. In questi primi sei mesi abbiamo accelerato lo sviluppo in tutte le divisioni, come dimostra il dato di raccolta netta totale che raggiunge quasi 13 miliardi di euro (con le recenti acquisizioni) e che ci ha permesso di arrivare a circa 76 miliardi di masse complessive, il livello più alto mai raggiunto dal Gruppo. Il peso delle attività estere, grazie anche alle acquisizioni nel settore dei Private Markets negli USA, raggiunge il 37% del patrimonio gestito totale, e proprio nel segmento dell’economia reale, l’impegno del Gruppo sta diventando sempre più consistente, con AUM in crescita da 0,6 miliardi nel 2019 a 3,5 miliardi ad oggi. Tutto ciò viene trasformato anche nella creazione di valore per i nostri clienti, che hanno beneficiato di una performance media ponderata netta di oltre il +5% da inizio anno e +16% in due anni e mezzo”.

Pietro Giuliani, presidente del gruppo Azimut, ha commentato: “Questi risultati sono frutto di un lavoro di squadra, innovazione e capacità di portare avanti una strategia che fanno di Azimut una realtà indipendente e all’avanguardia. Proprio per questo ci siamo posti una nuova sfida che ha come obbiettivo quello di centrare un Utile Netto per il 2021 nella forchetta 350-500 milioni (in condizioni di mercati normali), rispetto al precedente target di € 350 milioni”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!