Unicredit, i tempi per la fuga da Mosca

Difficile calcolare i tempi per la fuga da Mosca. Come scritto dal Sole 24 Ore, rispondendo alle domande in vista dell’assemblea degli azionisti in programma venerdì 8 aprile, il ceo di UniCredit – Andrea Orcel – ha precisato che l’uscita della banca dalla Russia non potrà avvenire in tempi brevi, in quanto occorre “dismettere una banca che impiega oltre 4mila persone e serve più di 1500 aziende, 1.250 delle quali sono aziende europee, e assorbire uno shock che potrebbe raggiungere i 7,5 miliardi di euro”.

Orcel ha aggiunto che il management di UniCredit sta completando un’urgente valutazione interna dell’impatto, delle implicazioni e delle conseguenze di un’uscita sulla banca. “Non è possibile trarre conclusioni dall’oggi al domani, ma forniremo presto maggiori dettagli”, ha concluso.

Unicredit rappresenta la 14esima banca in Russia e non è certo un caso isolato. Sono tante le banche internazionali che stanno valutando l’uscita da Mosca, da Intesa Sanpaolo a Goldman Sachs e JP Morgan Chase, fino a Deutsche Bank, Raiffeisen e Credit Suisse. Per tutte resta il problema di trovare un eventuale compratore, in quanto difficilmente qualcuno vorrà investire nel mercato russo, dato il momento a rischio.

 

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