Monito di Washington a Fidelity: basta offrire Bitcoin al retail

Alcuni senatori degli Stati Uniti hanno esortato Fidelity a impedire ai suoi partner sponsor di offrire Bitcoin ai propri clienti, descrivendo gli investimenti in crypto come un qualcosa di poco sicuro e pericoloso, come riportato da Cryptonomist.ch.

Fidelity, il cui nome completo in realtà è Fidelity Investments, è un colosso statunitense dei servizi finanziari, tanto da essere in assoluto uno dei più grandi gestori patrimoniali del mondo, con oltre 4.500 miliardi di dollari di asset in gestione e 24 miliardi di dollari di fatturato. Tra le altre cose è molto noto per la gestione di grandi fondi pensione.

La lettera che esorta Fidelity a non proporre più Bitcoin per i suoi investimenti

Lunedì mattina tramite una lettera indirizzata a Fidelity Investments, tre politici di grande importanza si sono dimostrati ancora una volta contrari all’esposizione di investimenti sui Bitcoin, specialmente per i fondi pensione 401(k).

Ovviamente la motivazione che ha spinto esponenti del parlamento ad intervenire sulla vicenda è come al solito, il fallimento di FTX. Definendo l’evento che ha visto fallire la piattaforma di exchange, come il simbolo del disastro dei “prodigi carismatici” come Sam Bankman Fried.

I senatori si erano già posti contrari al momento della creazione del fondo pensione Bitcoin 401 (k) di Fidelity, ed ancora una volta non hanno fatto a meno di dimostrare la propria disapprovazione.

Secondo i senatori americani, la recente implosione di FTX ha illustrato perfettamente i seri problemi degli asset digitali. Dimostrando perfettamente i rischi e gli abusi a cui i consumatori potrebbero essere esposti.

I tre politici coinvolti nella lettera continuano spiegando che gli Stati Uniti stanno già affrontando una crisi pensionistica, e l’intervento di questi nuovi piani basati su asset volatili quali le crypto, andrebbero unicamente ad aggravare i risparmi dei consumatori.

Fidelity non è d’accordo con gli USA e vuole lanciare la propria piattaforma di trading

Fidelity sembra ancora voler navigare nell’adozione della crittografia. All’inizio di novembre, ha annunciato una lista d’attesa per un nuovo prodotto, un’app di trading al dettaglio gratuita di BTC e ETH.

Alla fine di ottobre, uno studio condotto dal gestore patrimoniale ha anche rilevato un persistente interesse degli investitori istituzionali per le criptovalute, nonostante il mercato ribassista.

Tuttavia, questo entusiasmo sembra essere diminuito dallo scoppio della bolla FTX. Questi investitori, secondo i tabloid, stanno scommettendo pesantemente sul lato negativo.

In un sondaggio pubblicato da Fidelity Digital Assets condotto tra il 2 gennaio e il 24 giugno 2022 tra oltre un migliaio di individui con un patrimonio netto elevato e investitori istituzionali, oltre la metà degli intervistati (58%) afferma di aver già investito in asset digitali come Bitcoin.

A tal proposito, così si espone il Presidente della Fidelity Investment: “Con quasi sei investitori istituzionali su dieci intervistati che investono in asset digitali a livello globale, capire come gli investitori interagiscono con l’ecosistema è sempre più importante”.

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