Intesa, l’obiettivo è rafforzarsi nell’area balcanica

Intesa Sanpaolo farà rotta sui Balcani e sul Mediterraneo; nessun interesse, invece, per le attività di Credit Suisse. E’ questo il punto fatto dall’International Subsidiary Banks, divisione del gruppo guidata da Marco Elio Rottigni nel corso della presentazione dei risultati 2022, oltre alle nuove prospettive al 2025.

Nel 2022 la divisione ha contributo al 14% dell’utile e all’11% dei proventi operativi netti de gruppo, facendo registrare quindi ottimi risultati. Nonostante un difficile momento geopolitico ed economico, la presenza internazionale del gruppo resta forte, grazie ad 11 banche commerciali operative in 13 Paesi e anche in Cina.

Qualcosa però va adattato al tempo storico, e così la banca ha intenzione di concentrarsi di più sul bacino europeo-mediterraneo, che andrà a rivestire un ruolo sempre maggiore per le rotte marittime globali. In particolare, secondo Rottigni, “l’intenzione è quella di agevolare l’internazionalizzazione delle imprese italiane concentrato i finanziamenti a favore dello sviluppo sostenibile delle filiere dell’agribusiness e di altri settori”.

Intesa non pensa ad acquisizioni, ma sicuramente è pronta a cogliere eventuali occasioni di business che dovessero presentarsi nei segmenti commerciali dei Paesi in cui è già attiva, come il wealth management, il private banking, l’International corporale advisory e altri. L’obiettivo è quindi quello di rafforzarsi nell’area balcanica, e di disimpegnarsi quasi del tutto dal fronte russo. Sul fronte Credit Suisse, invece, anche se il nome della banca era stato accostato a quello elvetico, il gruppo si dichiara “non interessato a rilevare eventuali asset”.

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