“Rivoluzione intelligenza artificiale, le imprese dovranno farsi trovare pronte”

L’ingresso dell’intelligenza artificiale nel lavoro, nei servizi e nella nostra quotidianità è ormai conclamata e sempre più imminente. “In generale possiamo dire che viene sovrastimato quello succederà nei prossimi due anni, ma si sottostima ampiamente quello che accadrà tra dieci anni” ha detto Tatiana Rizzante, amministratore delegato di Reply- multinazionale italiana da 1,8 miliardi di fatturato che opera nell’ambito della trasformazione tecnologica digitale – in occasione di Xchange 2023, l’annuale evento dedicato agli ultimi trend dell’innovazione e intervistata da Affari&Finanza.

Secondo Rizzante, attualmente stiamo vivendo una fase di grande accelerazione in cui grazie all’intelligenza artificiale riusciamo a fare meglio ciò che già sapevamo fare. Nei prossimi anni, invece, ci si aspetta di fare nuove attività, in attesa di vedere la nascita di nuove big tech del settore.

Saranno tanti, quindi, i settori che beneficeranno delle novità e delle innovazioni dell’intelligenza artificiale, dall’informatica alla finanza passando per le imprese, che dovranno farsi trovare pronte. “La resistenza al cambiamento esiste” ha confermato Rizzante. “Quello che spesso manca nelle nostre aziende è la conoscenza tecnica nel management. Le tecnologie ci sono e qualsiasi azienda le può utilizzare: bisogna capire come applicarle effettivamente al proprio business. Anche se l’utilizzo dell’AI può sembrare meno costoso in termini economici, richiede competenze specifiche. È necessario quindi un cambiamento nel modo di lavorare, che derivi da uno studio continuo”.

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