Azimut, la storia di Riccardo e Lorenzo

Eccoci con un nuovo appuntamento insieme a “I leader della consulenza“, la rubrica portata avanti da Paolo Martini, ad e dg di Azimut Holding, tramite post sul proprio profilo LinkedIn, in cui racconta la storia dei consulenti leader della società. Oggi tocca a Lorenzo Guidotti e Riccardo Farisi.

“Riccardo e Lorenzo si conoscono nel 2005 in un’importante banca d’affari americana. Riccardo veniva da un’esperienza di oltre 10 anni a Londra dove era capo del reddito fisso del portfolio management EMEA, Lorenzo invece proveniva da un istituto di credito dove gestiva la clientela istituzionale per l’Italia.

Condividono l’idea di creare un “one stop shop” per la clientela di taglio medio, che lato corporate significa le PMI. L’occasione arriva nel 2007 con un’operazione di investment banking per un imprenditore che, soddisfatto, chiede di essere aiutato nel passaggio generazionale e nella gestione della liquidità. Iniziano così a fare ricerche per capire da vicino le dinamiche che accompagnano questi eventi.

Si ricordano di un incontro avvenuto a Londra con un managing director americano esperto di endowment americani e passaggi generazionali. Un modello che al momento opportuno poteva tornare utile e di ispirazione che vedeva nell’imprenditore un insieme di attività, passività e life style declinato in tre aree di interesse cui sono collegati tre livelli di rischio: l’azienda e l’aspirational risk, lo stile di vita e il personal risk, i risparmi e il market risk.

Comprendono così le dinamiche che accompagnano una famiglia nella vendita di un’azienda. La trasformazione in denaro, la creazione di una nuova azienda con dinamiche completamente differenti, il mantenimento del patrimonio nel tempo e l’aspettativa di vita del dominus in base alla sua età e alle sue necessità. Una visione olistica che li ha portati a naturalizzare un approccio da family office.

Nel 2010 sentono l’esigenza di creare qualcosa di loro, partire da zero per modellare una struttura che rispecchiasse la loro visione e in cui mettere a fattor comune le doti relazionali di Lorenzo e l’approccio più tecnico di Riccardo. Contribuiscono così a fondare una SIM in cui sviluppare la loro attività nel tempo e il modello che avevamo in testa comprendendo che il modo più intelligente che l’imprenditore aveva per riempire lo spazio una volta occupato dall’azienda era quello di investire in private market, l’unica asset classs che in un tempo ragionevole di 8-10 anni ha maggiori possibilità di creare valore.

Nel 2017 vengono premiati come professionista dell’anno del Family Business, la definizione più matura della loro attività. Dopo 2 anni varie banche si mostrano interessate a capire il loro modello ma sarà l’incontro con Azimut, che per prima e meglio di altri ha capito le potenzialità che si nascondevano dietro al loro lavoro, a convincerli a entrare nel Gruppo.

Oggi, che sono Head of Family Business, possono contare sul supporto di una struttura per loro strategica che rappresenta oggi il 30% stabile della componente dell’asset allocation, l’economia reale, ma che stimano possa arrivare a rappresentare entro i prossimi 3 anni, il 50% del portafoglio delle famiglie che a loro si affidano”.

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