Mediobanca, un token nel portafoglio

Il gruppo Mediobanca, in collaborazione con Cetif Advisory e il supporto del partenariato composto da Reply e Linklaters, ha lanciato la prima iniziativa italiana di tokenizzazione delle quote di un fondo d’investimento che verrà distribuito dalla rete di CheBanca!.

Nuova classe

Il progetto è stato sviluppato all’interno della sandbox regolamentare del Mef. Il progetto si basa su un processo di affiancamento (mirroring) della tokenizzazione ai processi tradizionali grazie a un’interfaccia user friendly della piattaforma Lionity a supporto della gestione di ogni fase del processo, dalla sottoscrizione ed emissione delle quote tokenizzate di un fondo comune d’investimento fino all’eventuale rimborso. Per la sperimentazione è stato selezionato il fondo mobiliare aperto armonizzato (Oicvm) Mediobanca Global Multimanager 35 di Mediobanca Sgr e istituita una nuova classe, la classe T, che si differenzia per il fatto di essere rappresentata anche digitalmente attraverso la contestuale emissione di valori digitali. Il progetto ha preso avvio nel mese di maggio con una prima fase indirizzata a un selezionato perimetro di clienti. “Siamo orgogliosi di dare avvio anche in Italia a un’operazione sperimentale di tokenizzazione di quote di uno strumento finanziario”, commenta Marco Pozzi, coo di Mediobanca. “La digitalizzazione è per noi, da sempre, un tratto imprescindibile del nostro modello di servizio”, dichiara Lorenzo Bassani, direttore generale di CheBanca!.

Tendenza emergente

“I security token rappresentano una tendenza emergente nel settore finanziario”, aggiunge Emilio Franco, amministratore delegato di Mediobanca Sgr. “Siamo i primi a proporre sotto la giurisdizione italiana questa modalità di sottoscrizione che aprirà nel futuro del risparmio gestito nuovi scenari”. “La presenza costante di Cetif sulla frontiera dell’innovazione, unita alla capacità di generare e orientare ecosistemi, ci consente di servire con diligenza ed efficacia la community bancaria, finanziaria e assicurativa italiana, nel proprio percorso evolutivo in ambito nazionale ed europeo”, afferma Imanuel Baharier, direttore generale di Cetif Advisory.

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