Banche, nel 2024 proseguiranno i tagli al personale

Se il 2023 è stato un “anno nero” per i posti di lavoro, il 2024 non sembra indirizzarsi su binari migliori. Come scrive Il Sole 24 Ore, dopo solo un mese dall’inizio del nuovo anno, sul piatto sembrano già esserci circa 300mila tagli.

Un andazzo che, se confermerà il trend, rischia di far segnare un record negativo: dei 60mila dipendenti bruciati dalle banche l’anno scorso, il grosso dei tagli è avvenuto negli Stati Uniti, ma il contagio sembra stia arrivando anche in Europa. Uno degli stati più interessati è la Svizzera che, con il collasso di Credit Suisse, ha innescato il domino dei tagli. Nel 2023 la banca elvetica aveva già ridotto l’organico di 3mila persone, e due giorni fa ha annunciato che l’ammontare dei tagli ai costi post-salvataggio sono stati incrementati a 13 miliardi rispetto ai 10 di partenza. Secondo gli analisti finanziari, quei 3 miliardi in più verranno anche da un’ulteriore riduzione del personale, si pensa nell’area londinese dell’istituto, che nella city conta ben 11mila dipendenti.

Restando in Gran Bretagna,  il gruppo finanziario CMC ha annunciato la riduzione di 200 dipendenti, circa il 17% della forza lavoro. Non va meglio nemmeno in Germania, dove Deutsche Bank si appresta a ridurre il personale di 3.500 persone, il 4% del totale.

Nonostante quello di tagli e licenziamenti sia un fenomeno ciclico nel mondo finanziario, le sue conseguenze spaventano sempre. Una speranza però è riposta nel mercato “M&A”, quello formato da fusioni e acquisizioni, che arriva da due anni di calo ma che è in assoluto l’area dove le banche guadagnano le commissioni più ricche. Gli analisti, nel 2024, si aspettano un rimbalzo: staremo a vedere.

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