L’ad di UniCredit, Andrea Orcel, ha aperto all’M&A: “Relativamente al capitale in eccesso, se possiamo fare acquisizioni che hanno un senso strategico, possono generare sinergie e hanno un ritorno di almeno il 15% in termini di Irr, allora penso di doverlo usare così” ha annunciato il banchiere nel corso dell’European Financials Conference di Morgan Stanley, come riportano le maggiori testate.
“Negli ultimi anni abbiamo restituito molto agli azionisti ma sarebbe deludente se i rigidi criteri stabiliti da UniCredit per valutare potenziali acquisizioni impedissero alla banca di impiegare almeno una parte dell’ampio capitale in eccesso in questo modo” ha aggiunto.
Il focus, in ogni caso, resta quello di fare acquisizioni sensate: “Ritengo che a un certo punto serva investire per far crescere il business e che quindi M&A al giusto prezzo sia preferibile alla sola distribuzione del capitale. L’elevato costo del capitale delle banche impedisce di abbassare la barra per le possibili acquisizioni, anche quando gli asset potrebbero essere strategici. In quest’ottica, il management ha guardato a varie opzioni, c’è molto rumore, ma chi segue la speculazione sarà molto deluso” ha avvertito Orcel.
In caso non si potesse usare il capitale per acquisizioni, la raccomandazione dell’amministratore delegato al nuovo cda sarà che nei prossimi 3-5 anni venga restituito agli azionisti. “Sarei però deluso se finisse così, in quanto vorrebbe dire che non ho trovato un modo redditizio di investirlo. Alla fine si tratterà probabilmente una combinazione delle due cose”.